Pagina in aggiornamento - Ultima modifica: 18/10/2022
VACCINAZIONE MONKEYPOX - Al via in Emilia-Romagna le prime vaccinazioni
Il vaiolo delle scimmie, noto anche come Monkeypox o MPX, è una malattia causata da un virus trasmesso all’uomo dalle scimmie, dai topi e dagli scoiattoli, e che può essere trasmesso da una persona infetta o da materiali contaminati con il virus. Non è una malattia facilmente trasmissibile e per la maggior parte delle persone è una malattia lieve o moderata che si risolve senza bisogno di farmaci. In alcuni casi può portare a complicazioni per la salute, in particolare nei bambini e nelle persone con minori difese immunitarie.
Tra maggio e giugno 2022 sono stati identificati in Europa circa 3.000 casi di malattia non riconducibili a viaggi nei paesi del centro Africa in cui è presente la malattia. Questi casi sono stati identificati quasi esclusivamente tra maschi (99%), nella maggior parte di età compresa tra 30 e 41 anni (44%). Secondo l’Agenzia europea di sorveglianza e controllo delle malattie infettive (ECDC), sulla base delle informazioni raccolte finora, in questa fase la probabilità di ammalarsi è maggiore per le persone che hanno rapporti sessuali con partner diversi; la maggior parte dei casi è stata individuata in MSM, mentre per il resto della popolazione attualmente il rischio è minore.
I sintomi di solito comprendono febbre, mal di testa intenso, dolori muscolari, mal di schiena e debolezza. In genere durano da 2 a 4 settimane e scompaiono da soli senza tratta- mento. I sintomi possono comparire a una distanza di 5 – 21 giorni dal momento del contagio, tipicamente compaiono dopo 6 - 13 giorni.
I segni più frequenti sono linfonodi ingrossati nel collo o nell’inguine ed eruzioni della pelle (brufoli, vescicole) che di solito compaiono entro tre giorni dalla febbre. Le lesioni possono essere piatte o leggermente rialzate, piene di liquido limpido o giallastro, e possono formare croste, seccarsi e cadere. Le eruzioni tipicamente compaiono su viso, palmi delle mani e piante dei piedi, ma possono anche trovarsi sulla bocca, sugli occhi o attorno ai genitali.
Il virus si trasmette principalmente tra conviventi o attraverso un contatto stretto con una persona infetta che abbia sintomi, soprattutto venendo in contatto con le eruzioni della pelle e i fluidi corporei come sangue, liquidi e pus delle ferite. Può essere trasmesso ad esempio durante rapporti sessuali. Anche le lesioni della bocca possono essere infettive e il virus può diffondersi attraverso la saliva o attraverso droplet (goccioline respiratorie) in caso di contatto prolungato faccia a faccia. Inoltre, anche indumenti, lenzuola, asciugamani, oggetti o stoviglie contaminati dal virus da una persona infetta possono contagiare altre persone.
Chiunque abbia sintomi riconducibili deve contattare immediatamente il proprio medico. Il Ministero della Salute ha previsto l’auto-isolamento per le persone che sospettano di aver contratto il virus e per chi risulta positivo al tampone per la ricerca del virus, fino alla completa guarigione da sintomi e delle eruzioni della pelle. Durante l’isolamento è raccomandato di non avere contatti fisici con altre persone e animali domestici.