Nasce un nuovo sistema per monitorare le Infezioni Sessualmente Trasmesse in Emilia-Romagna
Dal 1° maggio 2025 è attivo il sistema di sorveglianza delle IST in Emilia-Romagna (ISTER), che raccoglie e centralizza le segnalazioni delle infezioni sessualmente trasmesse per migliorare prevenzione, diagnosi e risposta sanitaria.
A partire dal 1° maggio 2025 in Emilia Romagna è attivo il nuovo Sistema di Sorveglianza Regionale delle Infezioni Sessualmente Trasmesse in Emilia-Romagna (ISTER). L’istituzione del sistema è stata approvata dalla Giunta regionale con la Delibera n. 436 del 31 marzo 2025 e rappresenta un passo importante per rafforzare la prevenzione, la diagnosi e il controllo delle Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) sul territorio.
Le IST - tra cui clamidia, gonorrea, sifilide, HPV, herpes genitale e HIV - sono un gruppo di malattie infettive in costante crescita, spesso asintomatiche ma con potenziali conseguenze gravi, come l'infertilità o la trasmissione madre-figlio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità le ha da tempo identificate come una priorità di sanità pubblica.
Con il sistema centralizzato, tutte le segnalazioni provenienti dai centri IST del territorio regionale confluiranno in modo informatizzato nel Sistema Malattie Infettive (SMI), in cooperazione con il sistema nazionale PREMAL del Ministero della Salute. A gestire il flusso di dati saranno gli operatori sanitari delle Reti IST aziendali, identificati dai rispettivi Referenti, e validati dai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica.
L'obiettivo è duplice: da un lato, migliorare la qualità e la tempestività della raccolta dati, e, dall’altro, garantire una visione più completa dell’andamento delle IST in Emilia-Romagna, utile sia per programmare interventi di prevenzione sia per rispondere con efficacia a eventuali situazioni critiche.
A partire dall’entrata in vigore, tutte le segnalazioni dovranno avvenire esclusivamente attraverso il sistema SMI, e le attività delle Reti IST saranno rendicontate ogni anno entro il 31 gennaio.
ISTER si inserisce nel quadro più ampio del Piano Nazionale della Prevenzione 2020–2025, che individua le malattie infettive come uno dei principali obiettivi strategici a livello nazionale, e rafforza il ruolo della Regione Emilia-Romagna nel garantire una sanità pubblica più integrata, moderna ed efficace.
