Home
>
Chiedi all'esperto
>
Uso corretto del servizio
>
Archivio quesiti
>
Quesito di simone del 19/11/2002
Scheda quesito
- Nickame:
- simone
- Data:
- 19/11/2002
- Quesito:
- Sacile (Pn), 19 novembre 2002 Da tre anni organizziamo corsi di educazione sessuale nel mio liceo. Vi sottopongo alcuni quesiti più controversi: 1) qual è il fattore più importante per la trasmissione del virus: carica virale, prensenza di un'altra Mts, sistema immunitario già debilitato? 2) il periodo finestra dura tre mesi o sei? Oppure sei mesi è il tempo richiesto se una persona ha avuto contatti con un partner sicuramente sieropositivo? 3) ci sono casi accertati di contagio per via indiretta, del tipo: rapporto orale non protetto tra due partner, e scambio di bacio con una terza persona da parte di chi ha praticato fellatio o cunnilingus sul partner ? Grazie, e complimenti per un servizio prezioso.
- Risposta di :
- Egregio Professore, cercherò di rispondere ai quesiti che mi pone facendo ovviamente riferimento ad acqusizioni scientiche deriventi da studi epidemiologici osservazionali e, non da diretti modelli sperimentali umani. 1. Carica virale, MST e immunidepressione non sono variabili indipendendenti. Pertanto non si può stabilire un livello di priorità. Ad esempio la presenza di una MST condizione una immunodepressione e un aumento della viremia di HIV. Sappiamo però da studi di intervento che fare prevenzione di HIV attraverso il trattamento delle MST è più cost effective che non dare farmaci antiretrovirali alle persone HIV positive. 2. Con i test ELISA di III generazione si esclude un perido finestra superiore a 3 mesi. Si consiglia di ripetere il test fino a 6 mesi dopo un contatto sessuale con una oersona HIV positiva in base a studi degli inizi degli anni 90 su coorti di omossessuali di San Francisco. Non ci sono dati di letteratura più recenti che supportino ancora questa indicazione. 3. Il rapporto orogenitale è un comportamento di rischio potenzialmente a rischio, il bacio non lo è. Solo chi è infetto può trasmettere l'infezione. Spero di essere stato chiaro. Dr. Giovanni Guaraldi
