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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di monica del 13/10/2002

Scheda quesito

Nickame:
monica
Data:
13/10/2002
Quesito:
Sono Monica, sono di Bologna, non sento mai parlare di lipodistrofia, per me è una angoscia.Ho saputo di essere sieropositiva nell'89, ho imparato a conviverci con questa malattia e a piccole dosi ad accettarla. Non riesco ad accettare questo effetto collaterale disastroso, soprattutto per una donna, io ne sono stata colpita ma in modo diciamo leggero, ho però amiche carissime,devastate (penso che sia la parola più appropiata) dalla lipodistrofia,moralmente a pezzi, con grossi problemi di accettazione (come si fa ad accettarsi guardandosi allo specchio)? A volte mi viene da dirmi, meglio qualche anno in meno e f................o tutti, poi riflettendo mi dico anche che le forme di ribellione (almeno per me )non funzionano, provo a tranquillizarmi e a godermi questi mesi senza terapia, mi affido (a volte con tutte le mie riserve)ai medici che mi hanno in cura, e vado avanti, un giorno alla volta, continuando a sperare, che un giorno nessuno debba più soffrire a causa di questa malattia!
Risposta di risponditore non trovato:
Salve Monica, scrive di essere sieropositiva e di come abbia imparato, a piccole dosi, a convivere ed accettare questa malattia: lamenta però, quanto sia angosciante la lipodistrofia e di come sia difficile (se non impossibile), accettare questo effetto collaterale, che sebbene abbia colpito lei in modo leggero, descrive come devastante in carissime amiche, altre persone che come lei sono state colpite dall'hiv. A volte pensa sarebbe meglio smettere di vivere ("meglio qualche anno in meno e f.............o tutti"), poi riflette e riprende a sperare, vivendo giorno per giorno, aggiungiamo noi con grande coraggio. Crede sia possibile aiutarla? Ci riscriva. Saluti. Dr.ssa Claudia Galli