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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Ema del 30/01/2024

Scheda quesito

Nickame:
Ema
Data:
30/01/2024
Quesito:
Ho fatto un test di 4 generazione dopo i classici 40 giorni raccomandati dal ministero della salute, in ospedale e lo ripeterò a marzo dopo 6 mesi dall'ultimo evento a rischio avvenuto il 2 ottobre. Vi scrivo in quanto ho letto tantissimi articoli, ma veramente tanti sul tema, anche aggiornati, del 2023, da diversi medici di malattie infettive. Mi sono incolpata in questi mesi, mi sono coperta il capo di cenere e mi sono maledetta, sono seguita da una psichiatra, da una psicologa, ma non riesco a stare meglio perchè quanto letto mi turba altamente e profondamente. Ho diversi quesiti da porre, vi ringrazio infinitamente se potrete rispondermi. 1 Leggevo che nessun test ha un'attendibilità del 100%. Alcune righe hanno fatto capire che ci si riferisce a casi rari in cui è presente un'immunocompromissione tale da compromettere la produzione di anticorpi, ma che questa sarebbe già nota, poi dal periodo finestra errato (cioè l'esecuzione del test prima che siano passati i giorni giusti) e da ceppi rari non individuati dal test. Domanda: esistono altri motivi per cui il test può dare esisto falso negativo? Pure senza le condizioni dette prima? Se così fosse, cosa potrei fare per avere una conferma certa di non essermi contagiata? 2 Questi ceppi rari, sono previsti e rivelabili da QUALSIASI test combo in circolo in Italia, oppure no? A quanto ho capito si parlava di sottotipi O e N, ne esistono altri tipi? Sono tutti, compresi O e N, e gli altri se esistono, identificabili dai nostri test? O sono identificabili solo i "più comuni" in Italia? E come potrei ovviare a ciò? 3 Leggevo di rarissimi casi in cui la sieroconversione si è verificata anche a 12 mesi. In questo caso mi chiedevo, facendo il test combinato a 6 mesi, se non vi fosse ancora la presenza di anticorpi, sarebbe comunque rilevabile il virus dall'antigene P24 o no? Devo per forza aspettare un anno? 4 pure nel caso aspettassi un anno per archiviare la situazione del tutto, è certo al 100% dopo un anno? Senza margini di errore? Io posso aspettare altri 9 mesi da ora, ma almeno una volta che arrivo ad ottobre prossimo vorrei davvero archiviare la situazione perchè per quanto ormai sia una condizione gestibile, devo sapere di averla, se pur fosse il caso, per poterla gestire, così invece passa solo tempo e non posso fare nulla poi. Io vi ringrazio infinitamente se scegliete di non ignorarmi, sono disperata, alla ricerca di uno spiraglio di luce. Aiutatemi vi prego, perchè ho commesso un errore madornale e non riesco a perdonarmi.
Risposta di :
Salve, Ema,
1, altri motivi possono essere l’utilizzo di integratori di biotina ad alte dosi.
2, tutti i ceppi di HIV, anche i ceppi rari, vengono comunque rilevati dai normali test disponibili in Italia.
3, facendo il test combinato (quarta generazione) oltre agli anticorpi (ossia la avvenuta sieroconversione) viene rilevato anche l’antigene p24, per cui non è necessario aspettare una eventuale e rarissima sieroconversione tardiva per avere un esito definitivo.
4, non è necessario attendere un anno e nemmeno 6 mesi. Il test di quarta generazione che ha effettuato dopo almeno 40 giorni dall’evento a rischio è da considerare del tutto attendibile e definitivo.
Se – come intuisco – l’esito del test era negativo, può stare tranquilla ed archiviare la situazione.
Cordiali saluti,
Michele Granata
Prof. Giovanni Guaraldi