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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Infermiera del 18/05/2022

Scheda quesito

Nickame:
Infermiera
Data:
18/05/2022
Quesito:
x 3 anni ho studiato x fare l’infermiera e poi dato che mi sono trasferita altrove,nn ho + lavorato xò ho sempre saputo fare le punture.ora che ho il figlio grande da 4 anni circa vado nelle case di persone che magari non hanno la macchina e non possono spostarsi,o persone a cui va fatta l’aflebo a casa,dietro un’offerta,non chiedo nessun tipo di pagamento.Non faccio solo le intramuscolari ma anche per endovena.e proprio con le punture per endovena mi è capitato di pungermi spesso con ago contaminato con sanguinamento dopo aver estratto l’ago dell’aflebo o dopo aver fatto una puntura.Ho scritto ad altri infettivologi-epatologi preoccupata per hiv e epatiti virali.Mi è stato detto che con le punture di siringa anche endovenose fortunatamente nessuno si è mai infettato anche se è vero che è fatto obbligo a tutti gli infermieri che si pungono con relativo sanguinamento di farsi tutti i controlli del caso,ma i controlli sono fatti solo per uno scrupolo in +,per un rischio teorico,e non per un rischio reale.L’ISS ha detto queste parole:rischio non uguale a 0 ma si tranquillizzi perchè è un rischio solo teorico e non pratico.dimentichi con tutta tranquillità l’accaduto e continui a lavorare senza problemi.Si ricordi che il rischio reale è per i tossicI che si iniettano subito lo stesso contenuto in vena e tra iniettarsi e pungersi anche con sanguinamento c’è una bella differenza.La quantità di sangue presente nel solo ago,nn riesce ad infettare.scrivo per sentire anche lei in merito anche alla sifilide, se è possibile attaccarsela in questo modo.
Risposta di :

Buongiorno Infermiera,

come già le avevamo risposto a un suo precedente quesito molto simile a questo, ci sentiamo di dissentire dall'opinione dei professionisti che ha interrogato. Le punture accidentali rappresentano un potenziale rischio biologico da non sottovalutare. La sifilide non si trasmette generalmente con questa modalità ma il rischio non sempre può essere totalmente escludibile. In caso di puntura accidentale, in ogni caso, vi è indicazione a eseguire test di screening per HIV, HCV e HBV subito, dopo un mese e dopo 3 mesi. 
Come già le avevamo scritto precedentemente, dato che ci racconta di aver studiato per fare l'infermiera ma non ci specifica se sia effettivamente laureata e iscritta all'ordine degli infermieri, le facciamo presente che, in caso non sia laureata e iscritta all'ordine professionale, sta svolgendo un'attività punita dall'art. 348 del Codice Penale (“Chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000”). In caso sia invece abilitata alla professione le raccomandiamo di utilizzare la massima prudenza nello svolgimento delle sue attività per una maggiore sicurezza sua e altrui e la informiamo che esiste la possibilità di recarsi in Pronto Soccorso in seguito a puntura accidentale per aprire una procedura di infortunio a rischio biologico: in tale sede un medico può valutare il rischio del contatto avvenuto e può consigliarle se intraprendere o meno una terapia di profilassi contro l'HIV (detta anche PPE), la quale presenta un'efficacia massima se iniziata entro le 4 ore (può avere senso iniziarla anche più tardi, ma non oltre le 72 ore successive).
Cordialmente,
D.Pavia, dott.ssa L.Gozzi