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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Max0498 del 28/05/2004

Scheda quesito

Nickame:
Max0498
Data:
28/05/2004
Quesito:
Salve, gentili dottori, vi avevo già esposto un mio problema ma sento il bisogno di scrivervi il tutto ora, a freddo. Il mese di Febbraio ho eseguito una donazione di sangue, mi hanno richiamato dicendomi che sono risultato positivo al test hiv, ma non confermato da altro test. La cosa mi è stata detta (a mio giudizio) senza il minimo tatto, come se avessi contratto il raffreddore... Il medico mi ha detto di ripetere l' analisi tra 6 mesi, come se una persona potesse vivere un incubo tanto lungo... Ovviamente ho cominciato a dubitare di tutti, delle strette di mano fatte agli amici e agli sconosciuti, della mia compagna (con tanto di terzo grado, dopo 10 anni che siamo insieme fedelmente da ambedue i lati, umiliante), ho dubitato di mio padre e delle lamette per la barba che ho in casa! Ora, non trovando una spiegazione razionale, ogni volta che mi guardo intorno mi vedo circondato da persone potenzialmente infettanti. Dopo due mesi dalla donazione sono andato in un ospedale ed ho effettuato un test ELISA, sono state eseguite due determinazioni risultate negative. Credevo di tranquillizarmi ed invece niente da fare, ho un' ansia crescente. Il medico del trasfusionale inoltre, vedendo la mia resistenza nell' ipotesi di rieseguire i test dopo 6 mesi, mi ha detto che mi converrebbe eseguirli in quanto altrimenti mi segnalerebbe come sieropositivo al ministero della salute! Questa è la mia situazione, ovviamente non continuerò a donare il sangue, ma vorreri sapere se secondo voi il test eseguito due mesi dopo la donazione mi può tranquillizzare e se è vero che potrei venire segnalato come sieropositivo. In ultimo, sono stato sempre fedele alla mia compagna, idem lei, ultimamente è stata dal dentista. E' possibile contrarre l' hiv del dentista? Non uso droghe di nessun genere. Grazie per la pazienza concessami.
Risposta di :
Gentile Max, le chiedo scusa per il ritardo con cui le scrivo ma ero fuori città e avevo difficoltà ad accedere alla rete. Ritengo che non le sia stato proposto un percorso corretto di valutazione. Concordo pienamente che sia inacettabile la proposta di ricoltrollare un test ELISA a distanza di 6 mesi su un risultato dubbio. Oggi esistono test di biologia molecolare che permettono infatti di discriminare con rapidità e accuratezza dei risultati ELISA falsamente negativi. Ritengo assolutamente improbabile acquisire l'infezione da HIV dall'odontoiatra in Italia. Ritengo altresì mimpronbile che lei sia HIV positivo se ha avuto due determinazioni ELISA negative eseguite sucessivamente al primo test. Dr. G. Guaraldi