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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di riccio del 18/05/2004

Scheda quesito

Nickame:
riccio
Data:
18/05/2004
Quesito:
Gentili dottori, sono un ragazzo di 25 anni e, nel corso dell’ultimo anno, ho avuto circa dieci rapporti sessuali con delle prostitute, l’ultimo pochi giorni fa, sempre protetti dall’inizio del rapporto con profilattico (che, ogni volta, mi è stato infilato dalla mia partner). Nono sono molto pratico di queste cose, infatti, anche se vi farà sorridere, questi sono i miei primi rapporti sessuali. A volte però, dopo i rapporti, non ho controllato l’integrità del profilattico, quindi la mia domanda è questa: è possibile che, anche se io non ricordo di aver notato nulla di strano, durante il rapporto il profilattico si sia lacerato o rotto ed io non me ne sia accorto? In altre parole c’è la possibilità che io sia stato esposto al rischio di contagio per non essermi accorto di un’eventuale rottura del profilattico? Oppure se il profilattico si rompe è impossibile non accorgersene? Vi prego rispondetemi presto perché questo dubbio mi sta’ facendo impazzire. Sul sito ho letto dell’AIDS, delle cure, dei loro effetti collaterali … ho il terrore di essere stato contagiato e di avere il futuro segnato da questa malattia, di vedere il mio corpo devastato dalla lipodistrofia… Scusatemi lo sfogo. E’ che non posso parlarne con nessuno. Grazie per la vostra risposta.
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Riccio, normalmente la rottura del preservativo è evidente e difficilmente non ci si accorge di una sua lacerazione. Se però ha dei dubbi sul fatto che il preservativo fosse integro, la invitiamo a fare un test hiv che a tre mesi dopo l'ultimo rapporto ipoteticamente a rischio, le darà certezza di diagnosi. Per evitare di restare con dei dubbi che possono come nel suo caso, diventare ansia e preoccupazione, le consigliamo di controllare sempre l'integrità del profilattico dopo rapporti con persone di cui non è certo dello stato sierologico. Saluti. dr.ssa C.Galli