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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Marco del 13/05/2004

Scheda quesito

Nickame:
Marco
Data:
13/05/2004
Quesito:
Gentili dottori, A seguito di un rapporto a rischio ho eseguito un test elisa ad un mese risultato negativo ed una ricerca del dna di hiv1 attraverso il metodo pcr a 37 giorni di distanza dal rischio(anche questo negativo). Il mio medico generico mi ha detto che questo risultato e' definitiva ma io ho un dubbio: Il sangue per la pcr mi fu prelevato di lunedi ed il giovedi della stessa settimana il laboratorio ancora non aveva ricevuto la mia provetta nonostante il lab si trovi all'interno dell'ospedale dove ho fatto il test.Non vorrei avessero smarrito la mia provetta oppure fosse stata conservata male.Secondo voi puo' influire sull'esito del test un comportamento del genere?oppure visto che la pcr cerca il materiale genetico del virus anche se il sangue fosse stato dimenticato da qualche parte per 4 giorni resterebbe sempre traccia del dna. Secondo voi devo ripetere il test?
Risposta di :
Gentile Marco, la ricerca in PCR del DNA provirale anticièpa a 4-6 settimane l'identificazione di una infezione primaria. Un test negativo a 4 settimane rende improbabile una infezione acuta. In ogni caso il test deve essere confermato con un test ELISA a tre mesi dal rapporto a rischio. Il percorso di accesso del campione al laboratorio è uno degli elementi che condizionano errori umani nei laboratori, attualmente però, grazie all'attribuzione di codici a barre, questa evenienza rimane assolutamente remota. Una PCR non può essere eseguita su un campione conservato a temperatura ambiente per 4 giorni ma può essere eseguita su un campione congelato. Dr. G. Guaraldi