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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Kobayashi del 03/05/2004

Scheda quesito

Nickame:
Kobayashi
Data:
03/05/2004
Quesito:
Gentili dottori, non ho ben capito per quale motivo se, nel caso si ritenga di avere avuto un rapporto a rischio con una persona sicuramente sieropositiva , per stare tranquilli occorre fare il test dopo 6 mesi, mentre nel caso in cui non si conosca lo "stato " della partner, la sicurezza si ha dopo 3 mesi. In particolare, mi è capitato di avere avuto a metà febbraio un rapporto con una ragazza della quale ignoro lo "stato". Il rapporto è stato sempre protetto tranne che durante il cunnilinguus. In tal caso, ignorando il suo "stato", facendo il test dopo 3 mesi dovrei stare tranquillo. Ma se lei fosse sicuramente sieropositiva ed io ignorassi ciò, avrei la sicurezza dopo 6 e non dopo 3 mesi, o sbaglio? Grazie
Risposta di :
Gentile Kobayaski, come lei stesso scrive, è necessario che si sottoponga a test hiv: avrà la certezza del risultato a 3 mesi dal rapporto a rischio. I sei mesi sono indicazione dei CDC, il centro per il controllo delle malattie infettive statunitensi, che riferendosi a coorti di gay americani seguite agli inizi degli anni 90 avevano documentato possibili sieroconversioni tardivenei partner abituali di persone HIV positive. In termini probabilistici fare sesso con un sieropositivo è 430 volte più rischioso che non con un sieronegativo. Fare sesso con una persona il cui status è ignoto è 43 volte più rischioso rispetto ad un sieronegativo (Peterman 2002). Come abbiamo già confermato più volte, i test ELISA attualmente in commercio sono in grado ri rivelare una sieropositività abitualmente entro 4-6 settimane dall'infezione, ritengo pertanto che tre mesi sia un periodo congruo per la situazione di rischio che ci descrivi. Dr. G. Guaraldi