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Quesito di dubbioso del 31/03/2004
Scheda quesito
- Nickame:
- dubbioso
- Data:
- 31/03/2004
- Quesito:
- Gentile dottor Guaraldi, vorrei porle una questione d tipo tecnico: per mero scrupolo, dopo aver effettuato un test hiv dopo nove mesi con esito negativo mi sono rivolto ad un infettivologo persistendo alcuni problemi. Questi mi ha rassicurato del tutto anche alla luce del test eseguito con esito negativo. Mi è venuto spontaneo chiedere all'infettivologo se potessi fidarmi della struttura privata dove ho eseguito il test e questi mi ha risposto assolutamente sì. mi ha detto in particolare di conoscere perfettamente i test utilizzati in quanto ha avuto modo di eseguirli per anni. Ma, essendo un esperto anche nel settore delle analisi per avervi operato per anni, mi ha anche detto che la macchina per hiv ha dei "pozzetti" che possono essere consultati anche a distanza di anni. In altre parole la macchina registrerebbe tutti i test eseguiti, i giorni ed i risultati ottenuti sicchè nessun centro si assumerebbe mai la responsabilità penale di non eseguire un test o di comuncare un esito errato, soprattutto nel caso in specie in cui la struttura ha certificato il titolo di valore ottenuto. Credo di aver capito che la macchina ha al suo interno una memoria, come un semplice fax che in qualsiasi momento venisse interrogato procede alla stampa di tutti i movimenti pregressi con data ed esito. Quindi mi ha detto che un domani su denuncia di tal dei tali per una qualsiasi ragione documentata la macchina potrebbe essere sottoposta a controllo per verificare la correttezza della struttura. Le risulta quanto riportatomi? La ringrazio
- Risposta di :
- Gentile Dubbioso, la lettura dei singoli campioni (contenuti nei vari pozzetti) avviene attravesro un software che viene archiviato in formato elettronico. Un laboratorio certificato abitualmente archivia questi dati. Non mi risulta tuttavia che sussusta un'obbliogo legislativo in merito. Altri laboratori, come ad esempio il nostro, addirituura congelano il campione biologico di siero per cinque anni. Dr. G. Guaraldi
