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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di donato del 22/03/2004

Scheda quesito

Nickame:
donato
Data:
22/03/2004
Quesito:
Gentili dottori volevo chiedere dopo quanto tempo deve essere effettuato il test per la sifilide per essere sicuro al 100%? Se ci fosse l'infezione l'emocromo darebbe valori sballati?I noltre l'infezione presenta sempre sintomi visibili(febbre macchie lesioni...) o può essere asintomatica e diffricile da diagnosticare? Grazie della preziosa risposta
Risposta di :
Salve Donato, i test sierologici per la sifilide si dividono in non treponemici (VDRL, RPR) e treponemici (TPHA, FTAabs, impiegano come reagente il T. Pallidum). Questi test hanno sensibilità (capacità di individuare gli infetti) e specificità (capacità di individuare i non infetti) diverse a seconda del tempo trascorso dall'infezione. I test non treponemici, essendo meno specifici, possono dare risultati non veritieri (falsi positivi o negativi): sono generalmente utilizzati negli screening di massa e nel monitoraggio delle terapie; si positivizzano dopo circa 4 settimane dall'infezione primaria, la loro sensibilità aumenta nella fase secondaria dell'infezione (dopo 6-8 settimane dall'infezione) per poi decrescere con il tempo. Questi test possono diventare negativi dopo il trattamento antibiotico. I test treponemici sono più sensibili, e si positivizzano dopo 1-5 settimane dall'infezione: nella fase secondaria dell'infezione sono in genere positivi, e rimangono tali anche dopo la terapia farmacologico, anche se un trattamento molto precoce può portare alla loro negativizzazione. La sifilide non determina in genere modificazioni dell'emocromo, anche se nel periodo secondario possono essere presenti anemia ed aumento dei linfociti. In alcuni casi la sifilide può decorrere senza i tipici segni clinici (sifiloma, macchie cutanee e mucose) ed essere pertanto difficile da diagnosticare. Saluti. Dott.ssa Cinzia Cappi