Scheda quesito
- Nickame:
- silvietta
- Data:
- 16/02/2004
- Quesito:
- Sono una ragazza di 25 anni eterosessuale. Nell'ultimo mese ho avuto due rapporti sessuali a rischio con la stessa persona. Con rapporto sessuale a rischio intendo il fatto di aver cominciato la penetrazione vaginale senza il preservativo, mentre gran parte del rapporto e l'eiaculazione sono avvenute con preservativo. Il pene del mio partner era piuttosto bagnato da liquidi preeiaculatori (sono infettivi?), ma la cosa che mi preoccupa di più è che questa persona mi ha detto che recentemente gli era capitato, a seguito di un rapporto anale piuttosto "violento", che gli si aprisse una feritina nel "filetto" (scusate l'ignoranza, non so come si chiama), e quindi può darsi che io sia venuta a contatto vaginalmente con questa sua micro-lesione. Comunque non era presente sangue visibile. Non so se questa persona è sieropositiva, ma so che ha una vita sessuale piuttosto intensa. Anch'egli è eterosessuale e non tossicodipendente. Vorrei sapere qual è il rischio di aver contratto il virus, accertato che tra tre mesi farò il test e che d'ora in poi userò sempre il preservativo fin dall'inizio della penetrazione. Più tecnicamente vorrei sapere se per contrarre il virus è necessario che anche nella vagina ci siano delle microlesioni, o è sufficiente che una quantità minima di sangue o di liquidi preeiaculatori vengano a contatto con le parti interne della vagina. Grazie mille, Silvietta.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Silvietta,
rispondiamo per ordine alle sue domande.
Il liquido preeiaculatorio ha capacità di infettare e le mucose della vagina sono più suscettibili all'infezione rispetto alla cute: lo sono al di là della presenza o meno di lesioni visibili, in quanto microlesioni possono aversi durante i rapporti stessi, che nel suo caso vanno considerati a rischio di infezione, data anche la ferita nel "filetto" (frenulo) riportato dal suo partner.
Non potendo essere certa dello stato sierologico della persona con la quale ha avuto i rapporti, concordiamo sulla sua decisione di effettuare il test hiv.
Saluti.
Dr.ssa C.Vallini, dr.ssa C.Galli