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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di CLAUS del 09/09/2003

Scheda quesito

Nickame:
CLAUS
Data:
09/09/2003
Quesito:
SCUSATE MA HO DA FARVI UN ALTRA DOMANDA. SONO SEMPRE QUELLO CHE HA UNA RELAZIONE CON UN RAGAZZO POSITIVO. IL SUO MEDICO CI HA DETTO CHE IN CASO SI VERIFICASSE PER LA ROTTURA DEL PROFILATTICO, LO SCAMBIO DI SPERMA, IO POTREI SOTTOPORMI ALLA PPE. MA NON CAPISCO PERCHE NON POTREI SOTTOPORMI ANCHE SENZA SCAMBIO DI SPERMA. DOPO TUTTO, SE IL PROFILATTICO SI ROMPE DURANTE UN RAPPORTO ANALE, MI SEMBRA DI CAPIRE CHE IL RISCHIO PERMANE INDIPENDENTEMENTE DAL FATTO CHE CI SIA STATO LO SCAMPIO DI SPERMA. COSA DEVO FARE IN QUEST'ULTIMO CASO (ABBASTANZA FREQUENTE)... RASSEGNARMI ALLA SIEROPOSITIVITA'?
Risposta di :
Salve Claus, ribadisco innanzitutto che HIV si trova non solo nello sperma, ma anche, come tu dici, nel liquido prespermatico. Inoltre è stata dimostrata la trasmissione di HIV anche per semplice contato tra le mucose genitali. Per quel che riguarda la PPE (profilassi post esposizione) in caso di contatto sessuale, sul territorio italiano la gestione non è univoca: a nostro avviso è da riservare ai partner sessuali stabili di persone sieropositive, e a soggetti vittime di violenza: viene iniziata entro 24 ore dal rapporto e continuata per 4 settimane. Personalmente ritengo che possa essere proposta la PPE in un rapporto anale anche senza contatto con lo sperma. Mi ha molto colpito la conclusione del tuo messaggio. Una persona HIV negativa non può permettere mai, di rassegnarsi all'HIV. Non può in riguardo alla propria salute, sapendo che l'HIV comunque è un grave danno alla propria integrità fisica. Non può in riguardo del proprio partner, rendendolo corresponsabile di ua progressione epidemica. Non è nè normale nè accettabile che in maniera "abbastanza frequente" di rompano i profilattici. Probabilmente non sono usati adeguatamente. In una situazione che descrivi si può comunciare a ridurre il rischio scegliendo rapporti non penetrativi. Saluti Dott. G. Guaraldi