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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Nicodemo del 15/07/2003

Scheda quesito

Nickame:
Nicodemo
Data:
15/07/2003
Quesito:
Salve, dopo le vicende che vi ho narrato (camice sporco di sangue di chi mi ha fatto un prelievo e una nuova graffiata in comune con un mio amico) mi é capitato di avere un malessere dopo 3-4 settimane. E' cominciato al mattino con mal di pancia per poi diventare di sera nausea. La sera ero un po' intontito con un po' di brividi ed una sensazione di fastidio alla pelle (come quando si ha la febbre). Se ne avevo ne avevo poca perché non ero nemmeno caldo, anche se non stavo bene. I due giorni dopo mi sentivo un pochino debole, ma poi é passato tutto. Ancora due settimane più tardi ho avuto una sensazione di nausea di notte, ma mi sono subito riaddormentato. I due giorni seguenti mi girava un po' la testa, anche lì come quando si ha la febbre, ma il disturbo era lieve e io mi sentivo comunque bene (avevo avuto qualche giorno prima un po' d'allergia e raffreddore...). Le feci erano e sono un po' decolorate, ma probabilmente per il tipo di alimentazione ricca di latte e frutta. Io continuo a guardare tutto quello che mi succede e lo metto in relazione con quegli eventi, temendo epatiti, hiv etc. Le due cose sono davvero correlabili tra loro? Ovvero, può essersi trattato d'un malore giornaliero dovuto anche al caldo o ad un'indigestione o può significare qualcosa di più grave? Insomma, io ho paura di essermi ammalato... Ora sono passati due mesi dall'episodio e vorrei fare un primo anti-hcv. Quanto predice il test a 2 mesi (al mio ospedale fanno il MEIA)? So che poi devo ripeterlo, ma può già darmi un'idea questo primo a 2 mesi? Grazie Salve
Risposta di :
Salve, Nicodemo nella sua mail del 2.06.03 lei ha ben descritto la condizione di ansia in cui sta vivendo e il fatto che l'esecuzione di tests serve solo momentaneamente a sedarla. Lei può decidere di effettuare il test hcv, anche in assenza di comportamenti e di episodi di rischio, ma la invito a considerare con attenzione le indicazioni contenute nella risposta alla sua del 2.06.03 che sottoscrivo. Cordiali saluti Dr.ssa M. Durante