Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di kankar del 30/06/2003

Scheda quesito

Nickame:
kankar
Data:
30/06/2003
Quesito:
Innanzi tutto grazie infinite per la risposta diretta che mi avete dato, ha contribuito a tranquillizzarmi, anche se non escludo un test al 3° mese per togliere assolutamente qualunque dubbio adesso vivo meglio. Quello che volevo chiedere stavolta era un aiuto morale/psicologico. Insomma mi sono chiesto: visti tutti i rischi di contrarre malattie ad andare con una prostituta/trans, vista la tua paura per l'HIV e compagnia bella, perchè ci sei andato? PERCHE'? La risposta generica è sicuramente da cercare in un mio personale rapporto "malato" con la sessualità in generale. A me piacerebbe andare a fondo nella questione, ma non sono sicuro di riuscirci da solo. Ora voi, stimati dottori, fate fin troppo cercando di dare un'informazione corretta e nel contempo anche una parola buona ai disgraziati come me, e non potete certo accollarvi anche l'onere di fare gli psicologi a tempo perso. VI chiedo quindi avete un nome di un'associazione, un sito, un numero di telefono, magari uno o più nomi di psicologi (a pagamento ovviamente e magari di Modena io sinceramente non sò neanche da dove iniziare) a cui rivolgersi per provare a parlarne a sfogarsi a cercare di capire (e magari chissà a togliere) la profonda tristezza e malessere che porta ad andare a "puttane"? Mi rendo conto che, sopratutto se è una donna che legge questo messaggio, la prima cosa che viene da pensare è "sei un porco e basta", "gli uomini sono tutti uguali", etc... ma possibile che sia così? Che sia tutto così semplicemente meschino? Possibile che uno debba dirsi " e che ci vuoi fare sei fatto così, ogni tanto ci ricadrai e poi patirai il terrore dell'attesa del test fino al giorno in cui te lo beccherai!". Erano 2 anni che non ci andavo più, che stavo bene, avevo anche fatto un test HIV all'epoca (a 4 mesi dall'ultimo episodio) per chiudere definitivamente la questione, ma cosa è scattato? Cosa? Se avete qualche idea grazie, se ritenete che questi miei discorsi siano solo ridicoli vi prego non pubblicate questo messaggio.
Risposta di risponditore non trovato:
La sofferenza non è mai ridicola e la sua richiesta merita considerazione e rispetto come tutte quelle che pervengono al nostro servizio. Servizio che si avvale di psicologi, ma che essendo on line, non può dare risposta ai perché troppo intimi che ci pone (e che si pone) o fare interpretazioni su come vive le sue relazionali affettive e sessuali. Tanto meno ci permettiamo di giudicarle. Dalla sua lettera traspare un malessere che sentiamo profondo e per questo concordiamo con il fatto che sia difficile poter andare a fondo alla questione se non supportati. Ci chiede un riferimento a cui inviarla: presso il Consultorio Familiare dell'Az.Usl di Modena è presente un servizio di sessuologia in cui può prendere appuntamento con uno psicologo. Se vuole rivolgersi privatamente, può cercare sull'elenco telefonico uno psicologo che abbia anche una specializzazione in sessuologia. La salutiamo cordialmente. dr.ssa C.Galli