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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di max del 28/06/2003

Scheda quesito

Nickame:
max
Data:
28/06/2003
Quesito:
ringrazio anticipatamente per il servizio che fornite! chiedo scusa se le mie domande sono molte e troppo specifiche... non voglio mandarvi 10 singoli " messaggi" !! 1-la PPE per il comune cittadino è disponibile in italia? (se si, come è "regolamentata") 2-riguardo alle "porte aperte"per il virus come mai per il glande si parla di microlesioni non visibili e per le dita di ferite "aperte e sanguinanti"? un taglio su di un dito di un ora precedente, non sanguina, ma se avvertiamo bruciore con alcune sostanze,vuol dire che queste penetrano !? 3 -una lacerazione del tessuto molle del glande che non ha sanguinato, ma che provoca bruciore per qualche ora, può ,trascorsi due giorni,aumentare il rischio in un rapporto vaginale con partner hiv? 4-si può stimare la differenza di rischio per l'uomo fra un rapporto vaginale non protetto (dall'inizio alla fine) ed un inconveniente che porta a 3-4 penetrazioni senza preservativo? 5-non vi sembra assurda la bassa probabilità (0,2%) di contagio in un rap. vaginale non protetto con donna siero+ 6-CASO PERSONALE:capisco l'assurdità della domanda ma mi serve un'opinione per passare con meno paranoie questo mese prima del 1° test. - durante un rapporto vaginale il preservativo si è sfilato rimanendo nella vagina a 3-4 cm. dall'esterno (recuperarlo è stato facile) è plausibile che si sia sfilato nell'uscire? oppure era molto che non lo indossavo e sia rimasto alle pareti su di un lato? consideratemi seriamente......grazie di nuovo MAX
Risposta di :
Ciao Max, rispondo con ordine alle tue domande: 1) la PPE è regolamentata in Italia dalle linee guida del Ministero della salute aggiornate nel 2002: è disponibile per operatori sanitari (dipendenti/volontari) e per operatori non sanitari (forze dell'ordine, vigili del fuoco, personale addetto alle pulizie...) che nel corso del loro lavoro siano incorsi in rischi biologici di infezione. e' disponibile anche per soggetti che hanno corso rischi non occupazionali per via sessuale (violenza sessuale, coppia stabile discordante), o per via muco-parenterale (scambi di siringhe, scambio di sangue a seguito di ferite o colluttazioni). Naturalmente, a causa della tossicità dei farmaci utilizzati e delle molteplici varianti in gioco, il rischio andrà valutato personalmente in ogni situazione attraverso un counselling attento condotto da medici esperti. 2-3) Per quel che riguarda le "porte aperte": esiste una grande differenza tra il glande (mucosa del meato uretrale esterno) e le dita (cute). La capacità del virus di penetrare anche attraverso le mucose, come quella del glande, è nota. Non è invece possibile che il virus attraversi la cute integra. La presenza di lesioni sulla mucosa genitale aumenta il rischio di trasmissione del in corso di rapporto vaginale non protetto. 4)Possiamo dire che maggiore è la durata del contatto, maggiori sono i rischi di esposizione: tuttavia per la trasmissione del virus sono sufficienti pochi secondi (la rottura del preservativo o il cattivo posizionamento sono eventi per i quali consigliamo sempre l'esecuzione del test HIV). 5) Da quanto mi risulta, il rischio (calcolato per singolo atto sessuale) di trasmissione dell'HIV da donna sieropositiva a uomo sieronegativo varia da 0.02% a 0.09%. La percentuale aumenta leggermente se consideriamo la situazione inversa. 6)Per quanto riguarda il suo caso personale, purtroppo non ho una risposta: comunque, sia che si sia sfilato nell'uscire, sia che fosse malposizionato da più tempo, c'è l'indicazione ad eseguire il test HIV. A disposizione per eventuali chiarimenti. Saluti. Dott.ssa Cinzia Cappi Dr. G. Guaraldi