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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di lory del 13/06/2003

Scheda quesito

Nickame:
lory
Data:
13/06/2003
Quesito:
Ho avuto un rapporto a rischio nel marzo del 2002 e da allora non sono più tranquilla.Faccio test per la sifilide da allora e sono sempre risultati tutti negativi eccetto 1 cioè fta-abs.iGG che risultava presenti con 1 crocetta i primi 2 mesi,premetto che ho preso un antibiotico subito dopo quel rapporto per 6 giorni augumentin) e poi ho fatto gli esami,poi li ho rifatti a novembre 2002 ed era tutto negativo:tpha-vdrl-fta-abs igm fta-abs igg.poi ho preso un antibiotico nel periodo invernale per 3 giorni per una bronchite e di quella situazione credevo ne fossi uscita fuori,ma ora li ho rifatti ancora e mi risulta di nuovo qul fta-abs iGG presenti con 1 crocetta.queste sono le mie domande:1)l'augumentin che ho preso cosi precocemente mi mette al riparo da guai seri che comporta questa malattia?so che ci sono degli stadi e vorrei capire se con quel antibiotico ho evitato gli ultimi stadi dell'infezione.2)qul fta abs-igg è una conferma che ho la sifilide?e se si, perchè poi si negatizza per vari mesi per poi ritornare positivo?3)cos'è che mi può dare la certezza di avere questa malattia?ci sono altri test più sicuri da fare?ho avuti dei problemi fisici durante quest'anno gonfiore alla pancia delle macchie prevalentemente sulle braccia e gambe e una grande spossatezza poi si sono attenuati nel tempo ma comunque continuo a non stare bene.Spero che mi possiate aiutare in questa cosa e vi ringrazio anticipatamente.cordiali saluti.lory
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Lory, ci chiede chiarimenti a proposito della saltuaria positività del test diagnostico per la sifilide FTA-abs dopo un rapporto a rischio avvenuto più di un anno fa. La sifilide è una malattia infettiva a trasmissione sessuale causata da un battere (treponema pallidum); possiamo classificare in tre stadi l'evoluzione clinica: 1) la prima manifestazione, in alcuni casi non evidente, si ha a circa 20 giorni dal contatto: si possono formare, nel punto in cui è avvenuto il contatto con il battere, una o più lesioni della mucosa, non dolenti, associate ad ingrossamento linfonodale localizzato. 2) la seconda fase dell'infezione, da sei settimane a sei mesi dopo il contatto, è quella disseminata:possono comparire lesioni/macchie cutanee e mucose, febbre, ingrossamento dei linfonodi, malessere. 3) la terza fase si osserva a distanza di molto tempo (anni) con interessamento dei grossi vasi, del cuore e del sistema nervoso. Ci possono poi essere casi di sifilide latente, precoce o tardiva, completamente asintomatica, ma in cui si ha la positività dei test sierologici treponemici e non traponemici. Per quanto riguarda i test, alcuni (non treponemici: VDRL, RPR) individuano gli anticorpi formati dall'organismo infetto nei confronti del battere: studi clinici hanno dimostrato che meno dell'1% dei soggetti con infezione secondaria ha un VDRL negativo. I test treponemici (TPHA, FTA-abs) cercano direttamente la presenza del battere: in particolare, il test FTA-abs ha una sensibilità del 100% (è in grado di individuare sempre i soggetti con infezione da treponema), e una specificità del 97% (cioè tra 100 soggetti sani, ne individua tre come positivi, dando quindi un risultato falsamente positivo). I test treponemici danno risultati falsamente positivi con una frequenza pari all'1-2% quando vengono utilizzati per lo screening della popolazione generale, in soggetti cioè che non presentano sintomi e storia clinica. Nel suo caso, il test FTA-abs ci dà un risultato definito "minimamente reattivo" per IgG, "non reattivo" per IgM: in assenza di una storia compatibile, dei sintomi clinici tipici dell'infezione e della positività agli altri test per la sifilide, il dato rimane equivoco. L'assunzione di Augmentin, che non elimina l'infezione, può avere dissimulato le manifestazioni cliniche, ma non la positività ai test sierologici. Le consiglio pertanto di recarsi in un centro per la diagnosi e il trattamento delle malattie sessualmente trasmesse, dove potranno darle notizie più accurate. Saluti. Dott.ssa Cinzia Cappi Dott. Nicola Squillace