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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di dado del 08/04/2003

Scheda quesito

Nickame:
dado
Data:
08/04/2003
Quesito:
Gentili dottori, sul vostro sito viene sostenuta l'assoluta efficacia del preservativo. Con l'uso di esso dall'inizio alla fine, non subendo nessuna rottura etc, viene escluso un'eventuale rischio di contrarre l'HIV. Avendo avuto più volte rapporti protetti con prostitute (circa 15), mi chiedo se eventuali contatti tipici di questi rapporti (il profilattico viene infilato da lei e magari prima lei si è toccata la vagina per mettersi del lubrificante e quindi le mani stesse potrebbero essersi sporcate di secrezioni infette sporcando in seguito il profilattico oppure togliendomi il profilattico questo potrebbe toccare con la parte esterna del glande etc.) sono da considerarsi a rischio, a basso rischio, a rischio nullo. Mi sembra di stare parlando dei più volte citati contatti indiretti (non mucosa/mucosa) ma in ogni caso secrezioni/mucosa piuttosto che secrezioni/pene o secrezioni/mani/glande. Se parliamo in termini di minuti di sopravvivenza del virus al di fuori del corpo umano come mai i rapporti indiretti non sono considerati a rischio potendo restare eventuali secrezioni ancora infette sulle mani di lei e poi venire in contatto con il glande di lui? Esistono in letteratura percentuali di rischio, a seconda dei rapporti, di contrarre il virus da persone sieropositive e se si quali sono? Grazie per l'attenzione e complimenti per il vostro servizio.
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Dado La sopravvivenza del virus HIV nell'ambiente è molto breve , per questo solo contatti diretti sangue-sangue, sangue-secrezioni comportano rischio di infezione. Il contatto da lei descritto rientra tra i contatti indiretti , cioè quei contatti che espongono il virus all'ambiente, con conseguente sua uccisione. Il profilattico rimane l'unico mezzo realmente efficace, insieme all'astinenza, per prevenire l'infezione da HIV. Cordiali saluti. Dr.ssa C.Vanzini.