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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di spaventatissimo del 05/03/2003

Scheda quesito

Nickame:
spaventatissimo
Data:
05/03/2003
Quesito:
ad aprile ho avuto un rapporto omosessuale in cui si è rotto il preservativo, e dove nn è certo che sia entrato sperma nel retto,nn c'è stata eiaculazione. Il problema è che nn ho il coraggio di sottopormi al test,ho una piccola eruzione cutanea di 2 cm rosa sul braccio e da qualche gg un pò di tosse e raffreddore, potrei avere già l'aids, in questo momento ho appena subito un grave lutto in famiglia e dichiarami siero+ all'unico genitore rimastomi è per me difficile, corro molti rischi se rimano di qualche mese ancora? potrei sapere che sintomi disturbi di pre-infezione da aids ci sono se ci sono.grazie mille..........con un tavor in genere anche il rush cutaneo che ho sparisce, un amico medico mi dice che sono solo ansioso, ho buon appetito,nn sono stanco, è che fumando spesso ho mal di gola......
Risposta di risponditore non trovato:
Si firma spaventatissimo: scrive di un rapporto omosessuale in cui si è rotto il preservativo e descrive alcuni sintomi legati alla sua salute, ma anche segnali di benessere: "ho buon appetito", "non sono stanco". Scrive di non aver coraggio di sottoporsi al test Hiv, perché teme di risultare positivo; pensa che potrebbe avere già l'Aids, la malattia conclamata, per i sintomi che presenta. I sintomi di cui scrive non possono essere attribuiti all'hiv, così come non ci si può basare su possibili primi sintomi da infezione, per formulare una diagnosi di sieropositività: è necessario sottoporsi al test, visto che la situazione di contatto sessuale che descrive è a rischio di infezione hiv. Al timore di risultare positivo per se stesso, aggiunge la difficoltà di doverlo eventualmente dichiarare all'unico genitore rimastole. Chiede se corre dei rischi a rimandare il test di qualche mese. Se fosse sieropositivo, sarebbe importante iniziare quanto prima la terapia antiretrovirale; se è sieronegativo (in seguito ad un solo rapporto a rischio è maggiore la possibilità di non aver contratto il virus che il contrario), posticipa la possibilità di tranquillizzarsi. Ha subito un grave lutto in famiglia, uno dei suoi genitori è morto: è possibile che questo evento, già di per sé difficile da affrontare, non le permetta di sostenere la preoccupazione di essere sieropositivo, tanto da preferire di rimandare il test. Ribadendole che il risultato del test potrebbe essere risolutivo almeno di questa preoccupazione, la salutiamo rimanendo a disposizione. dr.ssa M. Durante, dr.ssa Claudia Galli