Salve,la PrEP è uno strumento molto efficace per ridurre il rischio di HIV, utile soprattutto in chi ha rapporti occasionali e non sempre riesce a garantire la protezione del preservativo. Se lei già usa sempre il condom, l’aggiunta della PrEP può sembrare ridondante, ma può avere un valore importante come “rete di sicurezza” nei casi di incidenti, rottura del preservativo o contatti non previsti, che lei stesso descrive come fonte di ansia.
Per quanto riguarda la sicurezza: gli studi a lungo termine mostrano che la PrEP con tenofovir/emtricitabina può dare una modesta riduzione della densità ossea e un lieve impatto sulla funzione renale, di solito reversibili alla sospensione e clinicamente rilevanti solo in persone già fragili (osteoporosi, insufficienza renale). Non esistono evidenze di un aumento del rischio di tumori legato all’uso della PrEP. Le linee guida raccomandano un monitoraggio periodico di funzione renale e test per epatite.
Gli episodi da lei citati (contatto di sperma con glande integro o con la bocca) non sono considerati a rischio significativo di trasmissione di HIV e, in assenza di penetrazione non protetta o eiaculazione interna, non giustificano la necessità di un test urgente.
Se decide di proseguire con la sola protezione del preservativo, può stare già tranquillo. Se invece desidera un’ulteriore sicurezza per ridurre ansia e pensieri ricorrenti, la PrEP è un’opzione valida, purché seguita con i controlli periodici consigliati.
Cordiali saluti
Prof. Giovanni Guaraldi