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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Sally del 27/09/2025

Scheda quesito

Nickame:
Sally
Data:
27/09/2025
Quesito:
Buongiorno! Io volevo chiedere un informazione. Sono una donna di 25 anni, sana in una relazione stabile. Ho avuto un contatto molto ravvicinato con una persona che non conosco molto bene, presi dalla foga in particolare c’è stato un po’ di sesso orale (parliamo di meno di 5 minuti) e una penetrazione ( pure in questo caso siamo sui 2 minuti), che però si é interrotta bruscamente per mancanza di contraccettivi e per mancanza di conoscenza delle probabili patologie che lui poteva presentare, quindi non c’è stato rilascio di liquido seminale, né pratica di coito perché eravamo veramente distanti. Dai miei ricordi non mi è sembrato di percepire nessun liquido pre-eiaculatiori, ma non ne sono certa e questo mi preoccupa. Il ragazzo non presentava sintomi di alcun genere e io non ho ferite in bocca, ma potrei avere la zona vaginale che in questo periodo si é trovata molto sotto stress per pruriti intimi e via dicendo. Sapendo comunque che il contatto c’è stato, vorrei capire la gravità di tale contatto! Sapere se é il caso che io mi sottoponga ad un test e quando in caso lo posso fare per avere un risultato attendibile e non dover mettere il mio compagno a rischio. Grazie in anticipo per la risposta! Cordiali saluti
Risposta di :
Salve,
il rapporto che descrive – breve rapporto orale e penetrazione vaginale interrotta senza eiaculazione – non è privo di rischio: anche in assenza di eiaculazione, il liquido pre-eiaculatorio può contenere HIV e altri agenti di malattie sessualmente trasmissibili. Il fatto che l’esposizione sia stata molto breve riduce ulteriormente la probabilità, ma non la elimina.

Per escludere con certezza un’infezione da HIV è indicato un test di quarta generazione a 6 settimane dall’episodio, con ulteriore conferma a 12 settimane. Già a 40 giorni un test ha un’attendibilità molto elevata. Per maggiore tutela del partner stabile, fino al risultato è prudente adottare rapporti protetti.


Cordiali saluti
Prof. Giovanni Guaraldi