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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di anna123 del 26/09/2025

Scheda quesito

Nickame:
anna123
Data:
26/09/2025
Quesito:
Buonasera, grazie sempre del servizio che offrite. Sono un po’ in ansia: a inizio settembre ho avuto un rapporto vaginale, io donna lui uomo, con un partner sierosconosciuto ma che so con quasi certezza essere molto promiscuo. Abbiamo usato il preservativo, ma: il primo condom, dopo un rapporto penetrativo durato qualche minuto, si è rotto, e ce ne siamo accorti una volta uscito per cambiare posizione. Abbiamo quindi smesso per un po’ (io ero molto in ansia perchè il partner in questione è molto dotato e avevo intuito che il fatto che si rompessero fosse un rischio tangibile anche riprovvandoci), poi mi sono tranquillizzata e abbiamo tentato un altro rapporto, anch'esso con preservativo rotto, è uscito e rientrato diverse volte per controllarlo e pareva integro, finchè non ha eiaculato fortunatamente all'esterno. dico fortunatamente perchè so che l'eiaculazione interna aumenta il rischio hiv. non per gravidanze perchè assumo pillola. ho fatto un test di 4 generazione dopo 14 gg precisi, ma so non essere particolarmente affidabile. il preservativo era rotto lateralmente, vicino alla cappella. vorrei capire se il rischio sia effettivamente reale essendoci stata un'eiaculazione esterna (almeno parziale.. ma credo che me loa vrebbe detto se avesse avuto il dubbio di aver eiaculato dentro), e quanto posso fare affidamento sul test dopo 2 settimane. aggiungo che ho notato alcune cicatrici all'inizio dell'asta del pene, come se fossero dei piccoli buchi lasciati da acne. e mi chiedevo se potesse essere in qualche modo correlato ad hiv o altre mst gravi. grazie.
Risposta di :
Salve,
capisco bene la sua preoccupazione. La rottura del preservativo durante rapporti vaginali con partner sierosconosciuto rappresenta un’esposizione a rischio per HIV e altre infezioni sessualmente trasmissibili, anche se l’eiaculazione è avvenuta all’esterno: la presenza di liquido pre-eiaculatorio può infatti contenere il virus. Non si può quindi considerare l’episodio privo di rischio.

Il test HIV di quarta generazione a 14 giorni dall’evento ha già una buona sensibilità, ma non è ancora definitivo: il risultato conclusivo si ottiene a 6 settimane, e viene raccomandata una conferma a 12 settimane. Nel frattempo può già considerare molto affidabile un test negativo a 6 settimane.

Le cicatrici che ha notato sull’asta del pene non sono correlate a HIV; possono avere altre cause dermatologiche (follicolite, acne, esiti cicatriziali) e non costituiscono un indicatore di malattia infettiva.

Cordiali saluti
Prof. Giovanni Guaraldi