Salve,capisco bene la sua ansia. Quello che descrive – ferita accidentale con un chiodo condiviso nell’immediatezza e contatto tra due ferite sanguinanti – non è una modalità documentata di trasmissione di HIV o sifilide. L’HIV, in particolare, è un virus molto fragile fuori dal corpo e la trasmissione richiede scambio diretto e significativo di sangue in condizioni molto particolari (come la condivisione di aghi contaminati per uso endovenoso), cosa diversa da quanto successo con un chiodo o un contatto fugace di ferite.
Per l’epatite B il rischio rimane teorico solo se il partner fosse infetto e ci fosse una quantità di sangue sufficiente, ma nella pratica i casi descritti avvengono quasi esclusivamente in contesti sanitari con punture di ago cavo subito dopo l’uso su un soggetto infetto. Per l’epatite C vale la stessa considerazione: la trasmissione avviene quasi sempre con esposizioni parenterali ad alto rischio (scambio di aghi, trasfusioni non controllate).
La raccomandazione, se non vaccinata contro l’epatite B, è di completare la vaccinazione per protezione futura. Se vuole maggiore tranquillità, può eseguire test di screening per HIV, epatite B e C e sifilide a distanza di circa 6–8 settimane dall’evento, ma più per rassicurazione che per reale indicazione clinica, perché l’episodio da lei descritto è considerato a rischio trascurabile.
Cordiali saluti
Prof. Giovanni Guaraldi