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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Tantidubbi83 del 09/09/2025

Scheda quesito

Nickame:
Tantidubbi83
Data:
09/09/2025
Quesito:
Salve a tutti. Per favore ho bisogno di un vostro parere. Il 18 agosto incontro un ragazzo sierosconosciuto con il quale avviene un rapporto orale: io a lui per pochi istanti, lui a me per una durata di circa 10 minuti. Ho letto il vostro forum e ho compreso che il rischio per HIV è trascurabile (e forse non sarebbe neanche necessario eseguire il test, sbaglio?), il dubbio riguarda la presenza di clamidia e la confezione, cioè: se nel suo pene ci fosse stata la clamidia, la fellatio che gli ho praticato potrebbe fare diventare il rischio di HIV significativo? E poi, se nel mio pene avessi avuto la clamidia la fellatio che mi ha praticato potrebbe fare diventare il rischio di HIV significativo? Premetto che a inizio giugno ho effettuato ricerca di clamidia su urine ma con test antigenico piuttosto che con ricerca diretta degli acidi nucleici. Ad oggi, ho sviluppato faringite da circa 14 giorni (sono un fumatore di sigaretta elettronica) e una specie di bruciore al glande con qualche dolore testicolare transitorio. Scusate la lunghezza del messaggio e spero sia chiaro tale da ricevere un parere sincero. Grazie per la risposta.
Risposta di :

Salve,

Non sbaglia quando scrive che il rapporto orale (sia ricevuto che praticato), in assenza di ferite copiosamente sanguinanti, presenta un rischio trascurabile di HIV. Possono comunque essere trasmesse infezioni come sifilide, clamidia o herpes.

La presenza di clamidia non aumenta il rischio di trasmissione di HIV durante il rapporto orale, nè ricevuto nè praticato. Può essere un indicatore, indiretto, del fatto che la persona abbia comportamenti sessuali potenzialmente a rischio, ma non incide sul rischio di trasmissione.

Eseguire una diagnosi per i suoi sintomi ci è impossibile attraverso un sito di counseling online. Se dovessero persistere le consigliamo di rivolgersi al suo medico di base o a uno specialista per una visita approfondita.

Cordiali saluti,

Dott. Eugenio Carriero

Prof. Giovanni Guaraldi