Salve,il rapporto che descrive è stato protetto da preservativo, rimasto aderente e apparentemente integro. Anche ammesso che il condom avesse avuto una piccola rottura nella parte superiore, questa non avrebbe comunque compromesso la protezione, perché la zona effettivamente a contatto con le secrezioni è quella coperta. Inoltre, se ci fosse stata una lacerazione evidente, l’avrebbe notata al momento della rimozione.
I sintomi di bruciore al glande e all’inguine, comparsi a distanza di 3 mesi, non sono indicativi di un’infezione da HIV o di altre infezioni sessualmente trasmissibili contratte in quell’occasione, ma possono avere altre cause comuni (irritazioni locali, infezioni urinarie o dermatologiche).
Alla luce di quanto racconta, il rischio di HIV può essere considerato trascurabile. Se i disturbi locali persistono, le suggerisco di rivolgersi al curante o a un urologo/dermatologo per un inquadramento mirato.
Cordiali saluti
Prof. Giovanni Guaraldi