Salve,
può stare del tutto tranquilla: non c’è stato alcun rischio di contagio per HIV, epatite o altre infezioni.
Il supporto in plastica che ha visto (probabilmente un portaprovette o il cilindro dell’ago a farfalla) non entra mai in contatto con il sangue del paziente, ma serve solo come componente esterna per agganciare le provette. Gli aghi e i tubi che vanno a contatto con il sangue sono sempre monouso e vengono sostituiti ad ogni prelievo.
Riutilizzare alcuni componenti esterni (non contaminati da sangue) può far parte di alcune pratiche organizzative, ma non rappresenta alcun rischio di trasmissione infettiva, nemmeno in gravidanza.
Può proseguire serenamente la gravidanza, senza bisogno di alcun controllo aggiuntivo per questo episodio.
Cordiali saluti,
Prof. Giovanni Guaraldi