Salve,
si può rassicurare: l'episodio descritto comporta un rischio trascurabile per HIV. Il sesso orale attivo, anche con eiaculazione in bocca, non è considerato indicazione per profilassi post-esposizione (PEP), nemmeno in presenza di infiammazione gengivale. Il parere del medico infettivologo del pronto soccorso è stato corretto.
I sintomi che riferisce (mal di gola, materiale tonsillare, cefalea, cervicalgia, pallina laterocervicale, nausea, dolore sotto l’ascella) non sono specifici per HIV e sono più compatibili con un’infezione virale comune o con uno stato ansioso somatizzato. L’infezione da HIV acuta, quando si manifesta, presenta un quadro più definito (febbre persistente, rash cutaneo, linfonodi multipli ingrossati, malessere marcato) e comunque non può essere diagnosticata solo dai sintomi.
È comprensibile la preoccupazione per il cosiddetto "periodo finestra" della partner, ma anche nello scenario peggiore (partner in fase acuta), la probabilità di trasmissione da un rapporto orale resta estremamente bassa. Non è mai stato documentato un caso certo di trasmissione da sesso orale attivo in assenza di altri fattori di rischio concomitanti.
Se desidera rassicurarsi del tutto, può eseguire un test HIV di IV generazione a 30 giorni dall’evento: sarà definitivo. Non è necessario alcun altro esame o terapia.
Cordiali saluti,
Prof. Giovanni Guaraldi