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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di volley09 del 18/07/2025

Scheda quesito

Nickame:
volley09
Data:
18/07/2025
Quesito:
buonasera, l’ultimo rapporto a rischio che ho avuto è stato il 21 dicembre. Da lì ho fatto un sacco di prelievi di sangue privatamente per le principali mst (hiv antigene e anticorpi, epatiti b e c, sifilide e gonorrea) fino al primo di aprile, tutti questi sono risultati sempre negativi. Emocromo perfetto, ecc. Mai avuto un sintomo. Il fatto che io abbia scoperto di non potermi fidare di questa persona in modo traumatico, secondo me gioca una grande fetta di ansia e ipocondria post traumatica. Sono solo paranoie oppure posso stare davvero tranquilla? Adesso ho una zona arrossata sulle labbra (un poco all’interno e poco all’esterno) senza vesciche. Premetto che soffro di afte da stress, ma non mi era mai capitato che spuntassero al di fuori del cavo orale. Mi sembra una cosa strana. Cosa potrebbe essere? È herpes? Dopo essere stata tradita qualcosa in me è cambiato, e vivo nell’ansia di essere stata contagiata (da qualsiasi cosa). Ad esempio a lavoro ho ricevuto uno schizzo di fisiologica mentre stavo effettuando un lavaggio di catetere venoso p. già precedentemente lavato con 2ml di fisio e da lì non riesco a togliermi gli occhiali protettivi nemmeno per interloquire con gli altri. Odio la mia vita. Vi scrivo perché aspetto l’ultimo prelievo che ho fatto 4 giorni fa (sempre mst ed emocromo) e nonostante conosca ciò di cui sto parlando, sopravvivo con la psicosi addosso. Grazie del vostro grande aiuto e scusate se vi sembrerò sciocca. La paura è essa stessa una malattia.
Risposta di :

Salve,

Le confermiamo che può stare tranquilla riguardo l'esito dei suoi esami, e considerare la loro ripetuta negatività come definitiva.

Riguardo l'arrossamento delle labbra, ci è impossibile fare diagnosi solo da una consulenza online. Possiamo dirle che l'herpes labiale, tipicamente, si manifesra con delle vescicole molto riconoscibili. Tuttavia, in caso di persistenza dei sintomi, la soluzione migliore è rivolgersi al proprio medico curante per una visita di persona.

Dal suo racconto intuiamo che lavori nel settore sanitario, e che sappia che le sue preoccupazioni sono legate a una forte componente psicologica, più che a un vero rischio infettivo. Le consigliamo di rivolgersi a dei professinisti dell'ascolto, e intraprendere un percorso con psicologi specialisti che possano aiutarla a metabolizzare e superare il suo trauma.

Un caro saluto, 

Dott. Eugenio Carriero

Prof. Giovanni Guaraldi