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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Franco del 12/07/2025

Scheda quesito

Nickame:
Franco
Data:
12/07/2025
Quesito:
Buongiorno a seguito di un veloce rapporto orale ricevuto (io passivo) neanche finito, durato poco, ho voluto al 19 giorno andare in un centro mst per fare prelievo sangue e urine. Premetto che nelle prime due settimane non ha avuto sintomi particolari mentre qualche giorno prima di andare al centro sentivo caldo/fastidio al perineo e qualcosa nel pene (niente di che). Il test del sangue per Hiv e sifilide me l hanno già dato (negativo), mentre per il test urine (tampone) ad oggi ho ricevuto solo clamidia (negativo) e sto attendendo per gonorrea. Le mie domande sono, sapendo che per Hiv, per il tipo di rapporto, dovrei stare tranquillo quanto è attendibile comunque un test combinato al 19° giorno? E per sifilide, non avendo nessun segno visibile sul pene? Adesso attendo speranzoso per gonorrea... comunque tra qualche settimana (dopo 42 giorni dal rapporto) penso di rifare tutto. Lo trovate corretto? Posso intanto stare tranquillo pur sapendo che probabilmente ho prostatite per i sintomi che ho oggi?
Risposta di :
Salve,

il rapporto descritto (rapporto orale ricevuto, incompleto, di breve durata) comporta un rischio trascurabile per HIV, quindi può già stare tranquillo da questo punto di vista. Il test combinato HIV antigenico/anticorpale eseguito al 19° giorno ha un’attendibilità molto alta, sebbene la negatività definitiva si possa confermare a 6 settimane. Ma anche ora, con l’esito già negativo, si può considerare coperto il rischio virtuale.

Per la sifilide, l’assenza di lesioni visibili (ulcere, arrossamenti) sul pene riduce ulteriormente la probabilità di trasmissione. Il test a 19 giorni è già utile per un primo screening, ma anche in questo caso un controllo a 6 settimane (come ha previsto) è corretto.

I sintomi a carico del perineo e la sensazione “al pene” potrebbero essere legati a una prostatite o a una condizione infiammatoria delle basse vie urinarie, più che a un’infezione sessualmente trasmessa, soprattutto se i tamponi risultano negativi. È bene comunque completare l’iter con la risposta della gonorrea e, se i sintomi persistono, valutare con l’urologo.

Sta già facendo tutto nel modo giusto e può stare sereno in attesa dei risultati.

Indipendentemente da questo episodio, a tutte le persone con rapporti occasionali è utile eseguire periodicamente uno screening per malattie a trasmissione sessuale.

Cordiali saluti,
Prof. Giovanni Guaraldi