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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Fratte del 08/05/2025

Scheda quesito

Nickame:
Fratte
Data:
08/05/2025
Quesito:
Buongiorno professore.scusi se la disturbo....sarò il più breve possibile...12 maggio 2024 ho ricevuto orale scoperto di 30 secondi e vaginale protetto.mi e uscita una macchia il giorno dopo...panico sono andato da dermatologo e mi ha detto abrasione da sfregamento,mi ha prescritto esami HIV sifilide ed epatite...li sono crollato ..fatti a 17 47 107 153 240 e 355 giorni da esposizione. Esami microbiologici e virologici Antigene di superficie virus epatite B NEGATIVO HCV/HIV/HBV NAT NEGATIVO Anticorpo anti virus epatite C ASSENTI Anticorpo anti treponema pallidum NEGATIVO Anticorpi anti HIV 1/2 e antigene HIV ASSENTI.questi ritirati oggi...tutti negativi.il problema e che dopo circa 6 mesi ho iniziato ad avvertire fastidio post minzione.il farmacista che conosco bene prima che mi uscisse il fastidio mi ha dato azitromicina per clamidia(ero nel panico,forse per quello che me lo ha dato).poi sono andato da dermatologo venerologo,mi ha visitato e ha escluso mts ma mi ha dato bassado... Io per conto mio ho fatto urinocoltura, esami urine DNA PCR real time per clamidia,esame urine chimico fisico.poi sono andato da urologo.ancje lui esclude mts e mi ha dato da fare PSA e colturale del liquido seminale (enterococcus feacalis)curato con Augmentin base ad antibiogramma e mi ha dato da prendere permixon per tre mesi.ls mia domanda è.. per altre MTS con urinocoltura, esami urine chimico fisico e colturale del liquido seminale sarebbe emersa almeno qualche anomalia?
Risposta di :

Salve,

i dati che riporta sono estremamente rassicuranti. Tutti i test per HIV, sifilide ed epatiti, eseguiti a distanza adeguata (fino a 355 giorni), sono definitivamente negativi, e escludono con certezza infezioni croniche o tardive. La macchia apparsa il giorno dopo era verosimilmente un’irritazione meccanica, come già ipotizzato dal dermatologo.


Per quanto riguarda altre infezioni sessualmente trasmesse (MST), i disturbi urinari che sono comparsi a distanza di mesi non indicano un'infezione a trasmissione sessuale. I test che ha eseguito – urinocoltura, esame urine, PCR per clamidia e colturale del liquido seminale – sono più che sufficienti per identificare eventuali patogeni come gonococco, clamidia, micoplasmi o enterococchi, che sono tra le cause più frequenti di uretriti o prostatiti.


L’identificazione di Enterococcus faecalis e la successiva terapia con Augmentin e Permixon indicano che la sintomatologia è riconducibile a una prostatite batterica, non a una MST. I sintomi persistenti, anche dopo la cura, sono purtroppo comuni nelle prostatiti e spesso si cronicizzano indipendentemente dalla causa iniziale.


In conclusione, non vi è alcun sospetto residuo di infezione a trasmissione sessuale. L’approccio diagnostico e terapeutico che ha seguito è stato completo e corretto.


Cordiali saluti

Prof. Giovanni Guaraldi