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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Pico73 del 26/04/2025

Scheda quesito

Nickame:
Pico73
Data:
26/04/2025
Quesito:
Buongiorno, ho già posto un quesito al quale mi è stato risposto. Vorrei aggiungere un particolare se possibile. Riassumo velocemente quanto mi è accaduto: La notte del 03/04, ho avuto un rapporto anale con un transessuale e nel corso del rapporto, iniziato comunque protetto con preservativo, quest'ultimo si è rotto, quasi all'inizio del rapporto. Io me ne sono immediatamente accorto ed ho estratto il pene. Non sono a conoscenza dello stato sierologico della persona. Nella mattinata, (il rapporto è avvenuto alle 02 di notte) mi sono recato al P. S. dove ho effettuato un consulto con un medico immunologo ed abbiamo concordato, l'inizio della profilassi Pep assunta a 8 ore di distanza dall'evento che sto seguendo. Entrambi i medici immunologi con i quali ho parlato, hanno detto che si tratta di un rapporto a basso rischio, essendo iniziato protetto ed avendo estratto subito il pene e di stare tranquillo. A distanza di una settimana dall'evento, mi sono comparsi sintomi influenzali, tosse con un po' di catarro, qualche linea di febbre, un episodio di brividi notturni e sudorazione notturna ed un'afta all'interno della bocca. A distanza di due settimane ho avuto un rash cutaneo sulle natiche, risoltosi in due/tre giorni. La comparsa di tutti questi sintomi mi ha molto spaventato, sono da ritenere riconducibili ad una sieroconversione? Grazie per la cortese risposta.
Risposta di :

Salve,

Abbiamo letto i suoi quesiti e risponderemo a questo essendo l'ultimo in ordine cronologico.

I sintomi che descrive sono molto generici: trattandosi di una consulenza online difficilmente possiamo ricondurli ad una causa univoca, tanto più ad una sieroconversione (per la quale lei, assumendo correttamente la PEP, non sarebbe a rischio). In ogni caso, se i sintomi dovessero persistere, può valutare un controllo presso il suo medico curante.

Sottolineamo l'importanza di seguire le indicazioni del personale sanitario che l'ha presa in carico, sia riguardo la prescrizione della PEP che i futuri test di controllo.

La invitiamo quindi a vivere questo periodo con serenità.

Cordiali saluti,

Dott. Eugenio Carriero

Prof. Giovanni Guaraldi