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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Termo43 del 29/04/2023

Scheda quesito

Nickame:
Termo43
Data:
29/04/2023
Quesito:
Salve sono presa da forte ansia.Eravamo io e tre amici. Abbiamo comprato un termometro nuovo perché mi sentivo un po' di febbre. Sul foglietto illustrativo c'era scritto che era meglio misurare la febbre in bocca o nell'ano.I miei amici per giocare hanno messo entrambi il termometro in bocca e nell'ano e poi l'hanno passato a me che anche se ho visto che nella punta del termometro c'era sangue evidente fresco. Io come una stupida per non farmi vedere che mi schifavo,l'ho inserito nel mio ano anche se sopra c'era il sangue di questo mio amico. Oltre a questo,dopo abbiamo continuato per un po' a fare questo gioco stupido tant'è che l'ho messo in bocca anche se questo termometro era stato di nuovo insanguinato dal mio amico che prima di me si era infilato di nuovo il termometro nell'ano. Vorrei sapere se ho rischiato epatiti virali b (perché non sono vaccinata) l'epatite C, l'HIV, la sifilide,la gonorrea e tutte le altre malattie infettive che potrei avere contratto. Presa dall'ansia ho chiamato e chiesto ad altri infettivologi se aver messo il termometro insanguinato in bocca e nel mio ano subito dopo i miei amici,mi ha esposta a rischio. Mi hanno risposto che è un contatto indiretto e che pertanto non ho rischiato nulla delle malattie a trasmissione sessuale.Gentili dottori posso accantonare questa ansia?
Risposta di :
Buongiorno,
Il contatto che descrive è effettivamente indiretto, ammesso che a livello anale non avesse delle lesioni della mucosa (o sanguinamenti evidenti a livello del cavo orale che sicuramente avrebbe notato). La valutazione del rischio rispetto l’acquisizione delle malattie che cita dipende dalla probabilità che i suoi amici abbiano comportamenti di rischio per le stesse. Ritengo che possa essere utile l’esecuzione di un test di controllo per malattie sessualmente trasmissibili, anche per valutare il suo stato sierolgico rispetto l’epatite B ed eventualmente vaccinarsi.
Cordiali saluti, 
dott.ssa Mariachiara Pellegrino
Prof. Giovanni Guaraldi