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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Ciclo del 25/04/2023

Scheda quesito

Nickame:
Ciclo
Data:
25/04/2023
Quesito:
Io e una mia amica siamo andate in vacanza e abbiamo preso una stanza d’albergo con un letto matrimoniale x pagare meno.abbiamo dormito insieme una notte,dormiamo entrambe nude senza mutandine,e quella notte a lei è venuto il ciclo e lei il ciclo soprattutto appena le viene ce l’ha abbondantissimo e quella sera aveva preso anche il paracetamolo e forse x questo motivo era così tanto e fluido il sangue.comunque abbiamo dormito attorcigliate l’una all’altra e le nostre vagine sono state a contatto.la mattina mi sono trovata la mia vagina tutta sporca del suo sangue mestruale in abbondanza,mi sono lavata ma oramai era tutta la notte che siamo state a contatto.non abbiamo assolutamente fatto sesso,io sono etero.e poi lei ha saputo da poco di essere stata contagiata dal suo ex di epatiti e anche l’hiv e la sifilide.non ha iniziato nessuna cura per ora,lo farà in seguito.sono preoccupata,ma poi mi tranquillizzo nel pensare che non ci ho fatto sesso ma ci ho solo dormito,insomma ho bisogno del parere di un esperto come lei.mi scuso di essere stata un pò volgare nel descriverle la situazione,ma non sapevo come fare altrimenti.La prego di non mettermi ulteriore ansia. Ho contattato l'istituto superiore di sanità e mi hanno detto di stare assolutamente tranquilla anche per quanto la sifilide.
Risposta di :
Buongiorno,
Dal momento che la persona con cui ha condiviso il letto è affetta da epatiti virali, HIV e sifilide e non ha ancora trattato o iniziato a trattare queste infezioni, visto che dalla sua descrizione abbondanti quantità di sangue sono state a contatto con la sua vulva, il rischio di aver acquisito le suddette infezioni non puo’ essere del tutto escluso con certezza, le consiglio pertanto un controllo per malattie sessualmente trasmissibili. Puo’ effettuare i test presso gli ambulatori ad accesso diretto per malattie sessualmente trasmissibili, a 40 giorni dall’episodio in questione.
Cordiali saluti, 
dott.ssa Mariachiara Pellegrino
Prof. Giovanni Guaraldi