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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Confuso88 del 17/04/2023

Scheda quesito

Nickame:
Confuso88
Data:
17/04/2023
Quesito:
Buongiorno, Nelle svariate risposte che date sul sesso orale attivo specificate che per essere a rischio HIV è necessario avere lesioni abbondantemente sanguinanti in atto nel cavo orale. Tuttavia, sul vostro sito, sotto la voce "modalità trasmissione", emerge che il contatto a rischio include gengive sanguinanti o ulcere orali (il che non implica necessariamente abbondante sanguinamento spontaneo?). Inoltre il liquido pre-eiaculatorio viene menzionato come mezzo infettante sempre sul sito, mentre nelle risposte riguardo il sesso orale lo ritenete come mezzo non sufficiente per un rischio rilevante/clinico. Infine, leggendo quesiti di vecchia data, indicate il sesso orale CON eiaculazione nel cavo orale a rischio HIV, mentre nei quesiti piú recente rispondete SEMPRE che il sesso ora CON o SENZA eiaculazione NON è a rischio HIV se non in presenza di sanguinamenti abbondanti e spontanei. Potete far chiarezza su questi 3 punti per cortesia? Ricapitolandoli: - Chiarezza sull'entita delle lesioni - Chiarezza sul potere infettante del precum durante il sesso orale - Chiarezza sul rischio riguardo l'eiaculazione nel cavo orale Un'ultima domanda relativa ad un altro argomento (potenziali sintomi): Dopo 7 settimane da un rapporto a rischio (sesso orale senza eiaculazione e senza ferite sanguinanti ma con gengivite e lievi afte, ma avvenuto con sex worker trans, quindi fonte di alto rischio) una forte tonsillite con placche e con febbricola risolta in 3-4 giorni con tachipirina e antibiotico e subito dopo, un leggero sfogo cutaneo sul petto ed interno braccio (5-6 bollicine non pruriginose sul petto e altre 4-5 bollicini nell'interno braccio). Possono essere sintomi di sieroconversione? Grazie in anticipo
Risposta di :

Buongiorno,

Dare una risposta generalizzabile ai suoi quesiti non è di fatto possibile in quanto il rischio di infezione da HIV dipende da più fattori interconnessi, in particolare il tipo di esposizione, il fluido coinvolto nell'esposizione e la probabilità che la fonte del fluido in questione sia infetto. Le lesioni a livello di cute e mucose rappresentano aree in cui è facilitato l'ingresso di virus e batteri; la loro ampiezza e l'eventuale sanguinamento attivo sono fattori rilevanti nella stima del rischio che questo ingresso accada, rischio che puo' essere trascurabile-nullo in caso di lesioni piccole, non sanguinanti o rilevante nel caso di lesioni estese e soprattutto sanguinanti. Il precum è un fluido potenzialmente veicolo di infezione da HIV, ma in misura minore rispetto allo sperma, a sua volta "meno infettante" del sangue; il rischio legato al contatto con precum nel sesso orale dipende quindi dal tipo di esposizione (lesioni vs mucosa intatta) e dalla fonte; lo stesso discorso vale per lo sperma.

Rispetto alla sintomatologia che descrive, essendo aspecifica e non attribuibile in primo luogo ad infezione acuta da HIV, le consiglio di consultare il proprio medico in modo che la possa visitare e valutare eventuali approfondimenti o terapie. Dal momento che il rapporto è avvenuto con partner con possibili comportamenti a rischio, le consiglio di eseguire il test per HIV a 40 o 90 giorni dall'episodio (a seconda che si rivolga a un laboratorio o acquisti l'autotest in farmacia).

Cordiali saluti,

dott.ssa Mariachiara Pellegrino

Prof. Giovanni Guaraldi