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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Dubbioso del 06/04/2023

Scheda quesito

Nickame:
Dubbioso
Data:
06/04/2023
Quesito:
Buongiorno, Gradirei dei chiarimenti tra quel che sei legge sul vostro sito e quello che riportate in alcune risposte. Nel sito emerge che il liquido pre-eiaculatorio è a rischio trasmissione, mentre in alcuni dei vostro quesiti lo ritenere NON contagioso (almeno per il sesso orale). Restando sul tema sesso orale, nel sito scrivete che il rischio sussiste solo se ci sono ferite E se avviene l'ingestione dell'eiaculato. Ma nelle risposte che riportate nel forum emerge che queste ferite devono essere spontanee ed abbondanti (quindi più specifico e alquanto differente dalle linee guida) e che in assenza delle stesse, il rischio NON si pone nemmeno con l'eiaculato. Sono consapevole che questo quesito è stato discusso molte volte, ma ritengo molto strano che in base a tutto ciò non indicate un test a persone che svolgono sesso orale attivo, visto e considerato che nelle linee guida non lo elencate come rischio zero. Adesso una domanda nello specifico: Una tonsillite con placche + febbre e soliti sintomi influenzali a 6 settimane da un evento a rischio (sesso orale praticato senza preservativo e senza eiaculazione ma con avvertita presenza di precum ad una persona considerata ad alto rischio più presenza di gengivite e qualche afta in bocca) può essere sintomo di sieroconversione? In questo caso il test è indicato? Grazie mille e scusate i toni ripetitivi.
Risposta di :
Buongiorno,
le informazioni apparentemente contrastanti che talvolta possono trovarsi tra quanto riportato dal sito e quanto scritto nelle risposte ai quesiti dipende dalla diversa prospettiva con cui ci si pone verso le questioni nei due “setting”. Ad esempio, per quanto riguarda i casi che cita, in termini generali il liquido pre-spermatico e lo sperma possono essere fonte di infezione da HIV, ma il loro contatto con mucose o cute integre (come nel caso del sesso orale non protetto in assenza di lesioni evidentemente sanguinanti) non rappresenta un rischio clinico significativo per infezione da HIV. In breve, nelle risposte ai quesiti specifici è possibile calare nelle situazioni contingenti le informazioni scientifiche che possediamo ed effettuare una valutazione del rischio più “reale". Alle persone che svolgono sesso orale attivo non protetto siamo soliti consigliare un controllo almeno annuale per malattie sessualmente trasmissibili (comprendente ovviamente il test HIV); tali controlli sono infatti indicati per tutte le persone sessualmente attive, ed a maggior ragione per quelle con rapporti non protetti od occasionali.
Rispetto al suo quesito specifico, i sintomi che descrive sono aspecifici e non attribuibili in prima ipotesi a infezione acuta da HIV; le consiglio di consultare il suo medico in modo che possa visitarla e valutare gli eventuali accertamenti necessari. Le consiglio di eseguire il test HIV (dopo 40 giorni dall’episodio presso i laboratori, o dopo 90 con i test disponibili in farmacia) dal momento che descrive il partner come “persona considerata ad alto rischio”.
Cordiali saluti,
dott.ssa Mariachiara Pellegrino
Prof. Giovanni Guaraldi