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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Rossi del 28/02/2023

Scheda quesito

Nickame:
Rossi
Data:
28/02/2023
Quesito:
Gentili dottori, vorrei un chiarimento relativamente al rilevamento della presenza del virus HIV 1 e HIV 2 tramite il test NAT che viene effettuato presso i centri trasfusionali. Dalla letteratura si evince che almeno 1/3 dei contagiati con il virus HIV 2 presenta una carica virale non rilevabile dai test NAT quantitativo e/o qualitativo. Tali pazienti si comportano come se fossero degli elite controllers. Se in assenza di un ELISA positivo, per un'infezione recente o per aver contratto un eventuale variante rara, come ci si puo' accertare che il donatore sia effettivamente negativo? Stesso discorso anche per gli elite controllers di HIV 1. Grazie
Risposta di :
Buona sera,
La possibilità di contrarre l’HIV tramite trasfusione in ambito scientifico viene considerata trascurabile, grazie ai rigorosi controlli di qualificazione biologica del sangue e degli emocomponenti (i test NAT che lei cita, o i test di IV generazione che prevedono la ricerca di antigeni e anticorpi per HIV 1 e 2) e al sistema basato sul questionario pre-donazione finalizzato a mettere in luce eventuali comportamenti a rischio.
Cordiali saluti,
dott.ssa Mariachiara Pellegrino
Prof. Giovanni Guaraldi