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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Matteino del 05/08/2019

Scheda quesito

Nickame:
Matteino
Data:
05/08/2019
Quesito:
Salve gentili dottori. Vi espongo quanto segue: sono stato con una escort che mi ha praticato un rapporto orale protetto. Circa 15 minuti prima, mi sono procurato una piccola ferita (ho urtato la nocca del dito e si è creata una microferita che somigliava a quei fastidiosi taglietti che si fanno con un foglio di carta) della quale non mi ero nemmeno accorto poiché non ho sentito nemmeno un gran dolore. Al termine del rapporto ho avvertito una sorta di bruciore al dito ed ho visto in penombra questa pellicina rialzata. Non ho certamente notato sangue ben visibile sulle dita. Mi sono immediatamente lavato le mani e controllando meglio si vedeva della "pelle viva" ma non scorgevo sangue. Una volta a casa ho controllato ancora meglio, spremuto la feritina e si intravedevano 2-3 microscopici "puntini" di sangue al suo interno, di un diametro inferiore a quello di un ago. E qui la prima paura: se fosse stata presente una microgocciolina di sangue sfuggita al primo controllo e l'avessi lavata via con l'acqua? La mia paura nasce dal fatto che la ragazza, circa 1 minuto prima di iniziare il rapporto si era toccata intimamente, senza penetrarsi con le dita ma passando la sua mano 3-4 volte nella zona pubica e potenzialmente sulla sua vagina. Sono sicuro che non si è penetrata con le dita. Poi (ma non in modo immediato perché si è assentata per qualche secondo ) mi ha toccato la mano ripetutamente. Ho paura che possa aver veicolato delle secrezioni vaginali sulla mia ferita. Dalle conoscenze in mio possesso mi ripeto che la ferita non è certamente una ferita da punti e non è nemmeno profonda poiché avrebbe dovuto uscire sangue in modo visibile e non una gocciolina che magari non ho visto in quel momento, macchiarmi i pantaloni ecc (anche se a distanza di 1 giorno è diventata rossa e c'è una crosticina di 3-4 mm ma non so se sia perché ho sottovalutato la ferita o perché l'ho peggiorata io toccandola continuamente o, ancora , perché magari si tratta di un normale processo di riparazione della pelle). Mi ripeto anche che il contatto è stato quantomeno mediato dalle sue mani (non ho masturbato la ragazza, è lei che si è toccata e potrebbe avere veicolato le secrezioni attraverso le sue mani) . Mi ripeto anche che il contatto non è stato immediato, essendo passati diversi secondi da quando si è toccata a quando ha toccato le mie mani...e mi ripeto anche che a prescindere dalla ferita , il contatto indiretto sarebbe avvenuto fuori dal corpo umano e pertanto il virus eventualmente presente nelle secrezioni non sarebbe più capace di infettare. Vi chiedo se le mie conoscenze sono giuste, se pertanto posso dimenticare l'accaduto o se invece mi sono esposto ad un rischio meritevole di test per hiv (che svolgo normalmente ma non vorrei farne uno per ogni rapporto , se non c'è rischio effettivo) Di sicuro la ferita è venuta in contatto con la saliva della ragazza, perché mi toccavo continuamente il condom affinché non si scoprisse la base del pene: so bene che la saliva non trasmette il virus e la ragazza non perdeva visibilmente sangue dalla bocca.
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile utente, La situazione da Lei descritto non rappresenta un rischio clinicamente significativo di trasmissione di HIV. Cordialmente Dr.ssa Y.Grassi