Scheda quesito
- Nickame:
- Poldo
- Data:
- 30/04/2019
- Quesito:
- Un chiarimento per cortesia. In numerose vostre risposte presenti in archivio scrivete che il cunnilingo, in assenza di lesioni aperte e francamente sanguinanti nel cavo orale, non rappresenta rischio per la parte attiva. Io in passato ho sempre protetto i rapporti vaginali ma non quelli orogenitali. Ciò premesso, non ho compreso se le lesioni del cavo orale per rappresentare un rischio debbono sanguinare, e copiosamente, durante il rapporto orale oppure se è sufficiente che queste siano presenti e il sanguinamento avvenga saltuariamente durante la giornata, eventualmente durante l'igiene dentale o la masticazione. Io ho un paio di tasche gengivali che a volte sanguinano specie quando lavo i denti e raramente se succhio un po' la gengiva. Inoltre a volte mi mordo le guance masticando provocandomi piccole escoriazioni che immediatamente sanguinano per poi lasciare il posto a ferite che si rimarginano e scompaiono nel giro di due tre giorni. Non ho mai avuto rapporti orali durante il sanguinamento, di questo sono certo. Ma è sufficiente la presenza di lesioni che in altri momenti, magari poche ore prime hanno sanguinato, per correre un pericolo di contagio? Per francamente sanguinanti cosa intendete, una quantità da sentire il gusto? Grazie per l'attenzione.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Salve, ci scusiamo per il ritardo con cui rispondiamo al suo quesito. Per lesioni "francamente sanguinanti" intendiamo ferite che sanguinino attivamente e in modo percepibile durante il rapporto sessuale. Cogliamo l'occasione per ricordarle che, inoltre, è buona norma per tutte le persone sessualmente attive eseguire periodici esami di screening per infezioni sessualmente trasmissibili per vivere in modo più sereno e responsabile la propria sessualità.
Cordiali saluti,
Pier Francesco Centonza, Dott.ssa E. Bacca.