Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di tui del 03/04/2019

Scheda quesito

Nickame:
tui
Data:
03/04/2019
Quesito:
Buonasera, il 7 gennaio un rapporto ad alto rischio. il 15 febbraio (circa 38 giorni dopo) ho avuto febbricola (37.7), tonsille destra leggermente gonfia ma non dolorante, stanchezza, linfonodi attivi (non particolarmente gonfi e non doloranti al tatto) e fastidi muscolari. tutti sintomi non forti. febbre svanita dopo 10 giorni. Il 19 febbraio (42 giorni dopo l'evento) eseguo un test di quarta generazione, negativo, e nello stesso test risulto positivo ad EBV (infezione pregressa). Due settimane dopo risulto positivo a CMV (IGM positive e IGG positive con aumento notevole di queste ultime nelle successive due settimane). transaminase elevate, milza leggermente ingrossata. per diverse ragioni, al mio medico di base non ho comunicato l'evento, egli mi ha diagnosticato una infezione di CMV. due settimane dopo ancora (ca. 19 marzo), le transaminasi sono tornate a valori normali, l'emocromo è in linea (leggera diminuzione dei globuli bianchi), le IGM CMV si sono dimezzate ma ancora a valori elevati e le IGG sono aumentate. valori IGG e IGM EBV sopra la soglia ma diminuiti. Ad oggi (poco meno di tre mesi dell'evento) permangono ancora una leggera attivazione dei linfonodi ascella e talvolta inguine (sotto l'ascella ogni tanto un pò di sudorazione). Linfonodi non doloranti o grossi. Ho qualche fastidio alla pancia e ogni tanto orecchio arrossato e caldo ma non dolorante, qualche brufolo sulle spalle. Tutto ciò per chiedere, posso stare tranquillo con il mio test HIV a 42 giorni? Si può effettivamente ricondurre tale sintomatologia a CMV? Può una co-infezione acuta di CMV aver allungato il periodo finestra? Da quello che ho letto in teoria no perché viene rilevata anche la p24. Aggiungo che sono sempre stato sano e i valori di elettroforesi proteica + emocromo sempre in linea (no patologie gravi del sistema immunitario). Vi ringrazio molto per il vostro contributo, cordiali saluti
Risposta di risponditore non trovato:
Salve tui, con un test HIV di quarta generazione eseguito a 42 giorni dal rapporto a rischio, può stare tranquillo. Inoltre, l'infezione da CMV, a cui si possono ricondurre i sintomi da lei descritti, non interferisce con l'esito del test HIV di quarta generazione. Cordiali saluti. Camilla Rizzi Dr.ssa Y.Grassi