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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Lawyer1986 del 09/03/2019

Scheda quesito

Nickame:
Lawyer1986
Data:
09/03/2019
Quesito:
Egregi Dottori, vi ringrazio, anzitutto, per il Vostro servizio arricchente per tutti e per ciascuno. A far data da circa 18 mesi, in ragione di una recrudescenza di una latente sindrome depressiva connotata da profili di tipo ossessivo, non riesco a vivere serenamente qualsivoglia tipo di rapporto sessuale. Più precisamente, ancorché sia single da diversi anni, negli ultimi 8 mesi ho avuto qualche sporadico rapporto orale protetto con talune meretrici. Tali rapporti, benché protetti, hanno sempre ingenerato in me un elevato grado di ansia, ascrivibile alla mia fragile condizione psicologica citata in esordio. Orbene, questo pomeriggio ho avuto un rapporto penetrativo protetto con una meretrice, la cui durata non avrà superato i 5 minuti, stante il mio timore di contrarre hiv ed epatiti. Purtroppo, non ho avuto potuto accertarmi con adeguata sicurezza sullo stato conservativo del profilattico, giacchè la ragazza, una volta terminato il rapporto, ha provveduto a sfilarmelo con cura e, quindi, a gettarlo via. Non avendo cognizione alcuna sullo stato sierologico della predetta ragazza, verso in un significativo stato ansioso. Ho appreso che esistono delle terapie di profilassi da assumere in casi di rapporti a rischio, onde arginare e limitare la possibilità di contagio. In considerazione di quanto esposto, ritenete opportuno che vada presso un reparto di virologia al fine di concordare con un medico la migliore strategia riparatoria ovvero mi consigliate di aspettare i canonici 40 gg al fine di sottopormi al test di IV generazione? Ringraziandovi per il Vostro cortese riscontro, colgo l’occasione per porgervi i miei più cordiali saluti.
Risposta di risponditore non trovato:
Buonasera Lawyer1986, la ringraziamo per i cortesi complimenti. Abbiamo ascoltato con attenzione il suo quesito (rapporto penetrativo protetto senza visione diretta dello stato del preservativo a fine rapporto). Al momento dello scrivere è già trascorso il tempo massimo entro il quale sottoporsi alla profilassi post-esposizione (48 ore), per cui questa opzione non risulta percorribile. Ciò detto, il preservativo è progettato in modo da rompersi completamente in caso di minima lesione (resta solitamente visibile solo l’anello inferiore), siamo quindi fiduciosi del fatto che, in caso qualsivoglia danneggiamento, lei e/o la sua partner ve ne saresti sicuramente accorti. Il nostro consiglio è comunque quello di rivolgersi presso il più vicino ambulatorio di malattie infettive, dove potrà raccontare l’accaduto, eventualmente sottoporsi ad un test dopo 40 giorni e, soprattutto, richiedere eventuali informazioni su come ottenere la profilassi post esposizione, se questa potrebbe aiutarla a vivere con maggiore tranquillità i suoi rapporti. Sempre per quest’ultima motivazione, le consigliamo, qualora non l’abbia già fatto, di rivolgersi al suo medico di base che le potrà consigliare di intraprendere un percorso psicoterapeutico e/o psichiatrico. È suo diritto ritornare a vivere senza preoccupazioni la sua vita sessuale. Per altre esigenze restiamo a disposizione. Cordiali saluti, Dr. F. Pasini Dr.ssa Y.Grassi