Scheda quesito
- Nickame:
- Miron
- Data:
- 26/10/2017
- Quesito:
- Salve, chiedo perdono perché penserete che sia ossessionato e in verità lo sono. Ho affittato una stanza in un appartamento condiviso e a un certo punto una stanza è stata affittata a un ragazzo del Ghana che spesso porta in casa una ragazza nigeriana che risiede in uno dei centri di accoglienza. La mia fobia è nata quando qualcuno mi ha detto che la Nigeria è uno dei paesi con più diffusione di HIV e per tale ragione ho iniziato ad assumere comportamenti maniacali anche se non so nulla delle condizioni di queste specifiche persone e come capite non posso di certo chiederle. Ma vengo al dunque. Ieri mi toccava gettare la spazzatura della casa. Quando ho afferrato il sacchetto con la seconda mano per gettarlo nel cassonetto mi sono procurato un piccolo taglietto da cui è uscito sangue, ma non so causato da cosa. Per evitare di pensare al peggio ho presunto si trattasse di una latta di tonno. Nonostante ciò ho cominciato ad ossessionarmi e per tale ragione ho chiesto in casa se usano o hanno gettato rasoi e mi hanno detto di no. Ora la ferita è quasi invisibile ma mi sono fissato non sapendo la tipologia di oggetto che mi ha tagliato e non ho potuto verificare poiché il sacchetto già stava sul fondo del cassonetto. Rispetto alle premesse fatte prima e della non conoscenza dell'oggetto incriminato, ritenete che questo sia un comportamento rischioso e di effettuare un test HIV? Capisco che il mio problema è mentale ma nonostante lo riconosca non posso evitare di pensare ossessivamente a contagi e altro, per cui vi chiedo un parere per la situazione spiegata.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Salve Miron,
ci scusiamo innanzitutto per il ritardo nel fornirLe una risposta.
Abbiamo letto con attenzione il suo quesito e possiamo tranquillizzarla: l'episodio non è a rischio di trasmissione HIV, anche nell'ipotesi in cui il tagliente fosse stato precedentemente a contatto col sangue di un soggetto certamente sieropositivo per HIV.
Le ricordiamo inoltre che i normali rapporti di convivenza sociale con una persona sieropositiva non sono contatti a rischio trasmissione HIV.
Se il suo stato emotivo non dovesse cambiare, riteniamo potrebbe essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia volto a risolvere il suo problema.
Cordiali saluti,
D. Pavia, Dr.ssa C.Lazzaretti