Scheda quesito
- Nickame:
- Dido
- Data:
- 01/08/2016
- Quesito:
- Gentili Dottori,
Ho eseguito a 30 giorni dal presunto rapporto a rischio il seguente Test: ANTI HIV 1/2 (chemiluminiscenza) ritirato, NEGATVO! Il mio medico vista la mia insistenza a voler sapere subito… e vista ansia che mi fa star male.. mi ha fatto fare lo stesso giorno anche il seguente esame : HIV-RNA QUANTITATIVO.. ma questo sarà pronto tra tre settimane… Leggendo su internet ci sono parecchi pareri discordanti in merito a questo esame ( che ho fatto a pagamento) c’è chi lo considera precisissimo… chi dice che da quasi sempre FALSI POSITIVI. Sono entrato in paranoia totale… e non so a chi chiedere conforto.
Avendo un test a 30gg negativo devo considerare la possibilità di brutte sorprese? Il mio test eseguito a 30 giorni mi aveva un po tranquillizzato ma ora sto peggio di prima! Ho tanto bisogno di tornare a vivere..ho sperato in quel test fatto a distanza di un mese…. Conosco le linee guide e le tempistiche… e il mio dottore mi ha detto che il test a 30 giorni è quello piu importante.. a 90 giorni è estremamente raro che possa cambiare il risultato, in quanto non si registrano sieroconversioni oltre questa tempistica.. fermo restando che lui in primis mi ha consigliato nel rispetto delle linee guida la conferma a 90… ( se non avessi fatto però l’altro test). Vi ringrazio anticipatamente
- Risposta di :
- Gentile Dido,
il test ELISA eseguito a 30 giorni ha valore clinico. La ripetizione a 90 gg ha sopratutto indicazioni medico legali - essenzialmente legate a esigenze trasfusionistiche.
Solo in casi particolari ad alto rischio è indicata la PCR Qualitativa (non quantitativa) per HIV. La PCR quantitativa non ha valore diagnostico ed è gravata da un'inaccettabile numero di falsi positivi
Il suo risultato le permette già da ora di archiviare l'episodio a rischio
Cordiali saluti
Dr. G. Guaraldi