Scheda quesito
- Nickame:
- anonimus
- Data:
- 17/09/2015
- Quesito:
- Ho avuto un rapporto occasionale con una categoria considerata ad alto rischio.
Consapevole delle regole del safer sex ho adottato tutte le precauzioni del caso ma ho un dubbio che mi tormenta.
Mi è stata praticata una masturbazione scoperta per qualche secondo poi conclusa con preservativo e fin qua tutto ok.
Il problema è che alla fine della masturbazione mi è stata praticata quasi contro la mia volontà una masturbazione anale scoperta. Questo per 15/20 secondi e non in profondità e non traumatica. Non del tutto consapevole del rischio ho omesso di guardare l'integrità della mano del mio partner ma con l'aiuto di fazzoletti bianchi ho potuto appurare l'assenza di tracce ematiche sul mio ano solo dopo il rapporto. Penso che se ci fossero state ferite aperte e sanguinanti sulle dita del mio partner me ne sarei accordo ma come faccio ad esserne sicuro?
Quali rischi reali ho corso con questa pratica?
Nel caso di ferite sanguinanti sulle dita sarebbero state necessarie anche delle ferite aperte dentro la mia cavità rettale o sarebbe sufficente la sola mucosa anche intatta?
Sono molto preoccupato perchè ora, a distanza di 16 giorno sono influenzato. Presento tosse con catarro, raffreddore e leggero mal di gola.
Grazie anticipatamente
- Risposta di :
- Buongiorno,
Abbiamo letto con attenzione quanto ci scrive. Da quanto ci riporta abbiamo compreso che il rapporto è stato correttamente protetto mediante l'utilizzo del profilattico.
L'evento che ci riferisce non è considerato un evento a rischio per la trasmissione di Hiv, in quanto questa può avvenire solo mediante il contatto di quantità significative di liquidi biologici (sperma, liquido pre-spermatico o sangue, come da lei ipotizzato) con lesioni di cute e mucose. Pur considerando la possibile presenza di microlesioni a livello anale, caratteristiche del rapporto in quanto tale, a meno di evidenti contatti con liquidi biologici (che possono essere esclusi dal suo racconto), non vi è motivo di ritenere quanto ci descrive un evento a rischio.
I sintomi sono infine estremante generici e tipici di una sindrome di tipo parainfluenzale, e non destano perciò preoccupazione.
Cordiali saluti,
F Dalla Porta, Dr. G. Guaraldi