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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di nicus987 del 11/07/2014

Scheda quesito

Nickame:
nicus987
Data:
11/07/2014
Quesito:
Un saluto ai dottori di HelpAIDS. Mi chiamo Nicolò e ho 26 anni. Vorrei esporre il mio problema circa un mese fà (15/06/2014) sono stato operato per un estrazione del dente del giudizio, l'operazione è stata travagliata circa 2 ore. dopo l'intervento mi è stato prescritto un'antibiotico (l'azitromicina) dopo 3 tre giorni di antibiotico ho avuto delle reazioni semi allergiche al farmaco (rush cutanei alla coscia zona inguine, debolezze, gola arrossata) tutto questo sino ad adesso a distanza di un mese. Ci tengo a precisare che prima dell'intervento stavo bene. A distanza di un mese mi sono sorte altre problematiche del tipo pesantori improvvisi allo sterno, pruriti per il corpo, il collo in alcuni punti rigido e la ghiandola salivare sottomascellare gonfia (non dolente). Detto ciò, la mia vera preoccupazione è un altra, circa 3 mesi fà (aprile 2014), ebbi rapporti scoperti sotto ciclo con una persona della quale mi sono fidato e che sostiene di stare bene, nonostante mi ha confessato poi successivamente che ebbe dei rapporti precedenti a me, scoperti e con diverse persone. Sò già di dover far il test, ma devo ancora aspettare 11 giorni. La domanda è questa, se io avessi contratto il virus HIV è possibile che l'antibiotico abbia reagito male ad un possibile contagio? Come se l'antibiotico in relazione al mio sangue infetto , abbassando le mie difese immunitarie, abbia accelerato dei possibili sintomi iniziali dell'HIV? Il rapporto sessuale in periodo mestruale può contrarre l'HIV anche tra sieronegativi? o solamente se la donna è sieropositiva? Ringrazio anticipatamente in una vostra risposta. Distinti Saluti.
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile nicus987, il rapporto descritto è a rischio di trasmissione per HIV e lei ha correttamente deciso di effettuare il test di screening. Tale test ha valore definitivo se eseguito a 90 giorni dall'ultimo episodio a rischio. Rispondendo con ordine ai suoi quesiti: - i sintomi descritti sono aspecifici e non indicativi di infezione da HIV, se dovessero persistere può rivolgersi al suo medico di fiducia; - l'antibiotico da lei assunto potrebbe averle indotto una reazione allergica al principio attivo ma non ha nessuna interferenza con una eventuale presenza di carica virale nel sangue; - i rapporti sessuali non protetti sono a rischio di trasmissione di HIV indipendentemente dalla presenza o meno di mestruazioni, tuttavia il contagio può avvenire solo se uno dei due partner è sieropositivo. Cordiali Saluti, Dott.ssa N.Riva