Scheda quesito
- Nickame:
- MARCO1981
- Data:
- 14/04/2014
- Quesito:
- Salve a tutti , chiedo gentilmente un consulto , per motivi di lavoro mi trovo in Congo (Pointe Noire) , sabato scorso ho conosciuto una ragazza di 20 anni , bella e con aspetto gradevole (tutto sembrava che malata) l'ho portato a casa , abbiamo fatto sesso protetto (penetrazione vaginale 1 sola volta) poi sfociato in non protetto perché quando abbiamo finito il preservativo era completamente rotto era rimasta integra solo la parte inferiore!!!! il mio glande non aveva ne lesioni e ne nulla aveva solo un po di liquido di lei con anche un po di sangue presumo di lei (ho subito lavato il tutto con sapone sotto acqua) , sono traumatizzato e non sto bene con me stesso , non riesco a dormire , perché sono andato in una clinica chiedendoli un consulto : RISPOSTA del medico Indiano, se la ragazza era infettata io al 100% ho contratto il virus e quindi dovrò fare un test la prossima settimana per confermare .
Volevo sapere da voi esperti se lei è sieropositiva io ho contratto al 100% il virus o posso avere qualche possibilità di salvarmi ? premettendo che il test lo dovrò fare la prossima settimana perché al momento non ne avevano disponibili .
Ho consultato vari siti che dicono le percentuali di trasmissione HIV con un solo rapporto di penetrazione vaginale , sono davvero bassi , ma sono veri e attendibili o come dice quel medico non c'è scampo?
Ringrazio della vostra gentile e cordiale risposta.
- Risposta di :
- Buongiorno MARCO1981,
la probabilità di trasmissione di HIV con un solo rapporto vaginale non protetto non è il 100%!
Il suo caso presenta un rischio di infezione da HIV, ma questo non sarebbe del 100%, neanche in caso la ragazza fosse sieropositiva. Si può considerare il suo caso come a rischio moderato-medio.
L'indicazione quindi è di sottoporsi a un test a 30 giorni dall'episodio a rischio. Questo primo test darà risultati indicativi che andranno confermati ai 90 giorni.
Speriamo assieme a lei che tutto vada per il meglio.
Cordiali saluti,
G. Dolci, dott.ssa Vallini