Scheda quesito
- Nickame:
- Missy
- Data:
- 18/03/2014
- Quesito:
- Buonasera ho un quesito da porre ed ho trovato una domanda quasi simile a quella che vorrei porre io. Per comodità copio e incollo qui sotto il testo della domanda che ho trovato sul vostro sito:
Nickname:martaData:31.01.2014
Quesito:
ho un figlio piccolo che allatto al seno.l'ho lasciato insieme ad una mia amica perchè dovevo andare a fare spesa. L'ho trovata che stava allattando mio figlio al seno, non c'è rischio di qualche malattia se lei fosse infetta e avesse avuto delle ragadi o fissurazioni sul seno dato che lei ha partorito a casa e senza controlli? (ha le sue convinzioni). Mi sono preoccupata tanto ma mi è stato detto che non è un episodio a rischio infezioni a trasmissione sessuale. Secondo Voi mio figlio è esente da qualsiasi rischio come mi è stato detto? (epatiti virali tra cui anche la B perchè non è ancora vaccinato, hiv, sifilide, gonococco ecc. ecc. ). Vi prego di rispondermi appena Vi è possibile. Grazie mille
Risposta di Giovanni Guaraldi:
Gentile Marta,
la maggior parte delle malattie a trasmissione parenterale possono essere trasmesse attraverso il latte materno ma l'esperienza nei paesi in via di sviluppo ci dice che il rischio clinico è proporzionato alla durata dell'allattamento (maggiore o minore di 12 mesi) pertanto l'ingestione di pochi ml di latte di un a persona con sierologia ignota non può essere considerato un rischio clinico significativo.
Sono però consapevole che è difficile tranquillizzare un giovane madre quando si parla del figlio.
Certo non è stato un comportamento igienicamente corretto ma non ritengo di consigliarle un prelievo a suo figlio. Nel caso in cui la sua amica fossa disponibile chiederei a lei di eseguire HIV, HBV, HCV e LUE
Cordiali saluti
Dr. G. Guaraldi
La mia domanda è simile solamente che l'esposizione è stata molto più prolungata, due o tre mesi, e con questa persona che ha allattato al seno mia figlia non mi parlo più, sò solo che cambia partner spesse volte e senza precauzione e qualcuno mi ha detto che ha contratto qualche malattia a trasmissione sessuale.
Leggendo la Sua risposta Dottor Guaraldi, mi sembra di capire che il latte materno ingerito per un tempo fino ai 12 mesi, il rischio clinico per malattie a trasmissione sessuale è insignificante anche in presenza di ragadi o fistole. é così? perchè andando anche su altri siti che si occupano di malattie a trasmissione sessuale, mi sembra di aver letto la stessa cosa e che cioè non bisogna preoccuparsi per nessuna patologia. Spero sia così perchè mio figlio è stato allattato vari mesi da questa ragazza con cui non mi parlo piu ma comunque inferiore ai 12 mesi e spero che mio figlio non rischi nessuna patologia come sostengono altri colleghi della rete. Grazie e buon lavoro e buona giornata.
- Risposta di :
- Gentile Missy,
ha fatto bene a scriverci per chiarire le sue preoccupazioni. Nella mail che Lei ha riportato, il Professor Guaraldi aveva dato indicazioni per l'ingestione di pochi ml di latte. Nel suo caso l'allattamento è durato più di 2 mesi, e, come è scritto nella risposta precedente, il rischio cresce progressivamente.
Come nella situazione della mail precedente, Le proporrei di fare eseguire i test per HIV, HCV, HBV e LUE, nel caso fosse possibile, alla donna in questione, e nel caso risulti positiva a una di queste tre condizione di ripeterle su suo figlio. Se questa persona è irreperibile di eseguirli invece direttamente sul bambino.
Cordiali saluti
Anna Picciati
confermo. Dr. G. Guaraldi