Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Perplessa73 del 06/03/2012

Scheda quesito

Nickame:
Perplessa73
Data:
06/03/2012
Quesito:
Gentilissimi Dottori, prima di tutto volevo ringraziarvi per il lavoro che svolgete. Volevo porvi un quesito già posto al mio medico di famiglia che mi ha dato una risposta che mi ha lasciato letteralmente perplessa! In data 11 febbraio ho avuto un rapporto vaginale con un ragazzo di cui ignoro lo stato sierologico.abbiamo usato il profilattico che però si é rotto.me ne sono accorta subito (ho proprio sentito il rumore tipico della rottura)e gli ho chiesto di fermarsi per poterlo cambiare.dalla rottura alla estrazione del pene saranno passati al max 5 secondi e in questo lasso di tempo lui non si muoveva, quindi non ci sono stati ulteriori "sfregamenti".mi sono quindi preoccupata di chiedergli se in passato avesse avuto comportamenti a rischio e mi ha risposto di no, ma anche che questa é la prima volta, nei suoi 34 anni, che usava il profilattico.dopo 22 giorni ho avuto febbre a 37,8 per mezza giornata (che ho subito contrastato con della tachipirina)e spossatezza e inappetenza per altri due giorni.so che questi sintomi non sono indice di una sieroconversione in quanto aspecifici, considerando anche che ho avuto la febbre di domenica e fino al venerdì sera ho frequentato un ambiente (lavoro) frequentato da altre persone che si sono assentate per malattia per sintomi simili ai miei.chiamo il medico curante anche perchè avevo bisogno del certificato medico per il lavoro e gli espongo i miei dubbi.comincia a parlarmi di rischio reale e rischio teorico dicendomi che il rischio che ho corso é solo teorico e che lui, al mio posto, non farebbe nemmeno il test! Sono quasi cascata dalla sedia, soprattutto perchè é specializzato in malattie infettive! Testuali parole:"il rischio che hai corso é quantificabile nella misura dello 0,000..%!".ci tengo a sottolineare che ho intenzione di fare il test nonostante quello che mi ha detto il medico curante, ma non riesco a togliermi dalla testa le sue parole.riuscite a spiegarmi meglio che tipo di rischio ho corso? Grazie!
Risposta di :
Gentile Perplessa, la rottura del preservativo è da considerarsi a rischio di trasmissione per HIV. L'indicazione è pertanto di effettuare un test HIV a 90 giorni dall'episodio, e durante l'attesa dei risultati, di astenersi da rapporti a rischio. Per quanto riguarda i sintomi da lei descritti, non sono da considerarsi necessariamente legati alla situazione da lei descritta. Cordiali saluti, V. Cocchi, Dr. G. Guaraldi