Scheda quesito
- Nickame:
- Alessandro
- Data:
- 08/10/2011
- Quesito:
- Salve...
ho deciso di scrivervi in seguito ad un episodio che in queste ore mi sta causando molta ansia probabilmente ingiustificata.
Dopo una lunga lettura dei quesiti posti dagli altri utenti ho notato che il graffio è uno degli argomenti più gettonati ma nonostante tutto non mi sento più tranquillo. A questo punto vorrei chiedervi:
1. qual è la differenza tra graffio e taglio?
2. qual è il tempo di sopravvivenza del virus all'esterno dell'organismo?
3. Se su di un graffio finiscono tracce di sangue altrui, non direttamente, l'episodio non è a rischio, giusto? Quali sono i fattori secondo i quali si valuta la situazione? Immagino le tracce hanno una viremia insufficiente...
L'episodio di cui vi parlavo consiste nell'essermi graffiato in discoteca con un oggetto col quale sicuramente si saranno scontrate tante altre persone. Il sanguinamento è stato leggero ma non immediato.
4. sono a rischio?
Vorrei aggiungere, non contro di voi ovviamente, che tutto ciò è davvero paradossale! Leggendo qua e là per il web si ho notato un allarmismo assoluto e questo il risultato: genera casi di persone come me che per stare tranquille dovrebbero vivere sotto una campana di vetro.
Perchè non si trovano informazioni più dettagliate della solita trasmissione sessuale? Perchè ad esemprio non si parla approfonditamente anche delle vie attraverso il quale non si trasmette? Perchè nessuno spiega nel dettaglio argomenti come viremia, sopravvivenza nell'ambiente ecc?
Il terrore non mi sembra poi una così buona tattica di prevenzione!
Preferirei mille volte essere informato dettagliatamente.
Grazie per l'ascolto
- Risposta di :
- Gentile Alessandro,
la trasmissione di HIV avviene fondamentalmente per via sessuale, transplacentare e endovenosa.
Il virus HIV non sopravvive aldifuori dell'organismo per cui il contatto con vestiti, oggetti, superficie corporea di un soggetto affetto non espone ad alcun rischio.
Può esservi l'indicazione al test in caso di contatto di ferite aperte e sanguinanti con liquidi biologici di un soggetto positivo, e tuttavia in questo caso si tende a parlare di "plausibilità biologica": esiste cioè in via teorica la possibilità di trasmissione ma di fatto raramente riscontrata a livello clinico.
Alla luce di quanto detto, reputiamo assente il rischio nel caso da Lei descritto.
Ci teniamo infine a sottolineare che il consiglio di esecuzione del test HIV costituisce una modalità di operare prevenzione e sensibilizzazione a livello sociale, non finalizzato a diffondere allarmismo nè panico ma, al contrario, utilizzato come strumento per vivere con maggior tranquillità e consapevolezza le proprie relazioni.
Cordiali saluti, E.Salsi, dr.ssa Vallini