Scheda quesito
- Nickame:
- Sergio78
- Data:
- 25/09/2011
- Quesito:
- Gentili dottori,
dopo rapporto penetrativo protetto, sfilo il preservativo con le mani, lo stringo accuratamente per verificare che non ci siano state rotture. Evidentemente nel far questo mi sporco le mani abbondantemente di secrezioni vaginali della partner. Prendo poi un fazzoletto umido pulito e mi pulisco il glande.
Quindi si tratta di contatto indiretto secrezioni vaginali - mie mani - fazzoletto umido - mio glande
1) Ho letto in piu' post che il contatto indiretto e' considerato a zero rischio. Questo dipende dalla quantita' di secrezione vaginale (nel mio caso abbondante) sul veicolo indiretto di trasmissione e di quanto tempo trascorre tra i vari passaggi (nel mio caso tutti eventi consecutivi nel giro di pochi secondi) oppure comunque e' ragionevole considerare il contatto indiretto sempre e in ogni modo privo di rischi almeno di lacerazioni aperte?
In merito le pongo altre due domande, mi rendo conto forse un po' ingenue ma per quel so comuni a tante persone:
2)Ho sempre un po' di timore al momento di togliermi il preservativo. Questo andrebbe tolto arrotolandono o sfilandolo. Il mio timore e' sempre quello che nel farlo accidentalmente una piccola quantita' di secrezioni vaginaali possano entrare in contatto con il mio glande. 3)Stessa cosa se mi pulisco con un fazzoletto subito dopo un rapporto e' possibile che io veicli secrezioni vaginali rimaste sulla parte non coperta del pene sul glande proprio nel pulirmi??
Grazie in anticipo per le vostre risposte.
Sergio
- Risposta di :
- Buongiorno Sergio 78,
rispondo in modo breve ma spero esaustivo alle sue domande:
1) le posso confermare che il contatto indiretto delle secrezioni con la pelle ha un rischio uguale a zero di trasmissione del virus HIV, anche in presenza di ferite aperte;
2) Solitamente è preferibile far scivolare via il preservativo dal pene dopo il rapporto sfilandolo;
3) per il discorso del fazzoletto vale lo stesso discorso di prima riguardante il contatto indiretto che è considerato a rischio zero di trasmissione, pertanto non se ne deve preoccupare.
Se ha altri dubbi chieda pure.
Cordiali saluti, Giulia Marini, dr.ssa Vallini